domenica 10 giugno 2012

La regola del 45 per cento, ovvero: la spesa in conto capitale nel Mezzogiorno

A cura di: Maria Carannante

Tramite accordi stipulati in ambito europeo è stata stabilita la “regola del 45 per cento”, che indica la quota minima di spesa in conto capitale - sia ordinaria che straordinaria - da riservare al Mezzogiorno da parte del settore pubblico allargato (SPA), costituito da Pubblica Amministrazione e imprese pubbliche nazionali e locali. [1]
La verifica del mantenimento degli impegni di spesa è affidata al Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso la pubblicazione dei Conti Pubblici Territoriali. [1]

La regola del 45 per cento:

Il seguente grafico riporta la quota di spesa in conto capitale sia della Pubblica Amministrazione che del settore pubblico allargato:



Quota di spesa in conto capitale della PA e del SPA. Anni 1996 - 2009. Elaborazione mia.

Che mostra che la quota del 45 per cento di spesa in conto capitale per il periodo considerato non è mai stata raggiunta. In particolare, è la spesa delle imprese pubbliche ad essere piuttosto esigua, causando l’allontanamento dagli obiettivi prefissati. L’apporto della Pubblica Amministrazione, infatti, sebbene non raggiunga mai la quota del 45 per cento, oscilla intorno al valore del 40 per cento fino al 2001, per poi decrescere, raggiungendo il minimo nel 2008, con il 33,5 per cento di spesa. L’andamento della serie del Settore Pubblico Allargato è piuttosto simile, anche se le quote sono decisamente più basse: si oscilla fno al 2001 intorno al 36 per cento, per poi descere fino al 2009, con il 28,7 per cento di spesa.

La spesa in conto capitale viene divisa in due sottocategorie:
  • Investimenti e incentivi. 
  • Trasferimenti di capitale. 
Per ragioni di semplicità, dato che i trasferimenti riguardano anche i fondi europei, si considerano solo le spese per investimenti e incentivi.

La spesa per investimenti: 

Il seguente grafico riporta la quota di investimenti e incentivi delle imprese pubbliche per ripartizione geografica:

Quota di investimenti e incentivi delle imprese pubbliche per ripartizione geografica. Anni 1996 - 2009. Elaborazione mia.

Come si vede, la quota di spesa per investimenti è sempre maggiore nel Centro Nord che nel Mezzogiorno, con valori che oscillano, rispettivamente intorno al 45 e al 30 per cento del totale degli investimenti. Dal grafico si può inoltre notare una leggera divergenza a partire dal 2004, periodo in cui la quota di investimenti da parte delle imprese pubbliche cresce maggiormente nel Centro Nord rispetto al Sud.

Da ciò si può dedurre che la spesa della Pubblica Amministrazione è in percentuale maggiore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord, ma a quanto ammonta la spesa per investimenti?
Per saperlo, basta calcolare la spesa media per regione della ripartizione geografica, che si ottiene semplicemente rapportando il totale della spesa con il numero di regioni che compongono la ripartizione. È opportuno sottolineare quali regioni formano le ripartizioni geografiche considerate:

  • Centro Nord: Nord Ovest: Val D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia; Nord Est: Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna; Centro: Toscana, Lazio, Umbria, Marche.
  • Mezzogiorno: Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia; Isole: Sicilia, Sardegna.
La spesa media per regione della ripartizione geografica è riportata nei seguenti due grafici. Il primo riguarda la spesa per investimenti delle imprese pubbliche:


Spesa per investimenti delle imprese pubbliche per ripartizione geografica. Anni 1996 - 2009. Elaborazione mia.

Come si può vedere dal grafico, gli investimenti nel Centro Nord sono sempre maggiori, come mostrato anche nella serie delle quote sul totale degli investimenti. Gli investimenti nel Mezzogiorno, inoltre, hanno un andamento stazionario intorno alla media, di poco inferiore ai 600 milioni di euro, mentre nel Centro Nord, essi hanno un andamento crescere a partire dal 2000, passando da 908,68 a 2034,61 milioni di euro del 2009.

Il secondo grafico riguarda la spesa per investimenti nella Pubblica Amministrazione:

Spesa per investimenti della PA per ripartizione geografica. Anni 1996 - 2009. Elaborazione mia.

In questo caso entrambe le serie hanno un andamento crescente, ma l’ammontare medio della spesa per ogni regione del Centro Nord è sempre maggiore rispetto alla spesa per investimenti nel Mezzogiorno. La spesa per investimenti della Pubblica Amministrazione nel Centro Nord, infatti, varia dai 1136,83 milioni di euro del 1996 ai 1979 milioni del 2009, mentre la spesa nel Mezzogiorno varia dagli 860,36 milioni del 1996 ai 1515,22 milioni del 2009, avviando un processo di convergenza, dato dalla decrescita della spesa nel Centro Nord a partire dal 2004.

Conclusioni:

In sintesi, il Centro Nord è ancora il riferimento principale per gli investimenti dello Stato. In particolare, non è mai stata applicata la regola del 45 per cento, che prevede una spesa in conto capitale molto maggiore rispetto a quella attualmente stanziata per il Mezzogiorno e gli investimenti per questa ripartizione sono erogati in larga parte dalle Amministrazioni Pubbliche, sebbene questo non implichi che l’ammontare medio per ogni regione del Mezzogiorno sia maggiore, almeno in questo caso, rispetto all’ammontare medio di ogni regione del Centro Nord.

Riferimenti:

[1] Ministero dello Sviluppo Economico, “Serie storica della quota Sud della spesa in conto capitale del Settore Pubblico Allargato.”, Conti Pubblici Territoriali. (Dati, Pagina).

Fonte:  Un blog Normale


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A cura di: Maria Carannante

Tramite accordi stipulati in ambito europeo è stata stabilita la “regola del 45 per cento”, che indica la quota minima di spesa in conto capitale - sia ordinaria che straordinaria - da riservare al Mezzogiorno da parte del settore pubblico allargato (SPA), costituito da Pubblica Amministrazione e imprese pubbliche nazionali e locali. [1]
La verifica del mantenimento degli impegni di spesa è affidata al Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso la pubblicazione dei Conti Pubblici Territoriali. [1]

La regola del 45 per cento:

Il seguente grafico riporta la quota di spesa in conto capitale sia della Pubblica Amministrazione che del settore pubblico allargato:



Quota di spesa in conto capitale della PA e del SPA. Anni 1996 - 2009. Elaborazione mia.

Che mostra che la quota del 45 per cento di spesa in conto capitale per il periodo considerato non è mai stata raggiunta. In particolare, è la spesa delle imprese pubbliche ad essere piuttosto esigua, causando l’allontanamento dagli obiettivi prefissati. L’apporto della Pubblica Amministrazione, infatti, sebbene non raggiunga mai la quota del 45 per cento, oscilla intorno al valore del 40 per cento fino al 2001, per poi decrescere, raggiungendo il minimo nel 2008, con il 33,5 per cento di spesa. L’andamento della serie del Settore Pubblico Allargato è piuttosto simile, anche se le quote sono decisamente più basse: si oscilla fno al 2001 intorno al 36 per cento, per poi descere fino al 2009, con il 28,7 per cento di spesa.

La spesa in conto capitale viene divisa in due sottocategorie:
  • Investimenti e incentivi. 
  • Trasferimenti di capitale. 
Per ragioni di semplicità, dato che i trasferimenti riguardano anche i fondi europei, si considerano solo le spese per investimenti e incentivi.

La spesa per investimenti: 

Il seguente grafico riporta la quota di investimenti e incentivi delle imprese pubbliche per ripartizione geografica:

Quota di investimenti e incentivi delle imprese pubbliche per ripartizione geografica. Anni 1996 - 2009. Elaborazione mia.

Come si vede, la quota di spesa per investimenti è sempre maggiore nel Centro Nord che nel Mezzogiorno, con valori che oscillano, rispettivamente intorno al 45 e al 30 per cento del totale degli investimenti. Dal grafico si può inoltre notare una leggera divergenza a partire dal 2004, periodo in cui la quota di investimenti da parte delle imprese pubbliche cresce maggiormente nel Centro Nord rispetto al Sud.

Da ciò si può dedurre che la spesa della Pubblica Amministrazione è in percentuale maggiore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord, ma a quanto ammonta la spesa per investimenti?
Per saperlo, basta calcolare la spesa media per regione della ripartizione geografica, che si ottiene semplicemente rapportando il totale della spesa con il numero di regioni che compongono la ripartizione. È opportuno sottolineare quali regioni formano le ripartizioni geografiche considerate:

  • Centro Nord: Nord Ovest: Val D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia; Nord Est: Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna; Centro: Toscana, Lazio, Umbria, Marche.
  • Mezzogiorno: Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia; Isole: Sicilia, Sardegna.
La spesa media per regione della ripartizione geografica è riportata nei seguenti due grafici. Il primo riguarda la spesa per investimenti delle imprese pubbliche:


Spesa per investimenti delle imprese pubbliche per ripartizione geografica. Anni 1996 - 2009. Elaborazione mia.

Come si può vedere dal grafico, gli investimenti nel Centro Nord sono sempre maggiori, come mostrato anche nella serie delle quote sul totale degli investimenti. Gli investimenti nel Mezzogiorno, inoltre, hanno un andamento stazionario intorno alla media, di poco inferiore ai 600 milioni di euro, mentre nel Centro Nord, essi hanno un andamento crescere a partire dal 2000, passando da 908,68 a 2034,61 milioni di euro del 2009.

Il secondo grafico riguarda la spesa per investimenti nella Pubblica Amministrazione:

Spesa per investimenti della PA per ripartizione geografica. Anni 1996 - 2009. Elaborazione mia.

In questo caso entrambe le serie hanno un andamento crescente, ma l’ammontare medio della spesa per ogni regione del Centro Nord è sempre maggiore rispetto alla spesa per investimenti nel Mezzogiorno. La spesa per investimenti della Pubblica Amministrazione nel Centro Nord, infatti, varia dai 1136,83 milioni di euro del 1996 ai 1979 milioni del 2009, mentre la spesa nel Mezzogiorno varia dagli 860,36 milioni del 1996 ai 1515,22 milioni del 2009, avviando un processo di convergenza, dato dalla decrescita della spesa nel Centro Nord a partire dal 2004.

Conclusioni:

In sintesi, il Centro Nord è ancora il riferimento principale per gli investimenti dello Stato. In particolare, non è mai stata applicata la regola del 45 per cento, che prevede una spesa in conto capitale molto maggiore rispetto a quella attualmente stanziata per il Mezzogiorno e gli investimenti per questa ripartizione sono erogati in larga parte dalle Amministrazioni Pubbliche, sebbene questo non implichi che l’ammontare medio per ogni regione del Mezzogiorno sia maggiore, almeno in questo caso, rispetto all’ammontare medio di ogni regione del Centro Nord.

Riferimenti:

[1] Ministero dello Sviluppo Economico, “Serie storica della quota Sud della spesa in conto capitale del Settore Pubblico Allargato.”, Conti Pubblici Territoriali. (Dati, Pagina).

Fonte:  Un blog Normale


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