lunedì 5 marzo 2012

Gli investimenti da fare al Nord nonostante i NO TAV e tanti altri dubbi sull'utilità e sul ritorno economico della Torino-Lione......


Davvero paradossale la situazione in Italia sul fronte dei trasporti con il movimento dei NO TAV che negli ultimi giorni è al centro delle polemiche e le sue manifestazioni aprono sempre tutti i TG, a dimostrazione che anche il governo Monti continua sulla scia del governo Berlusconi e Bossi, il peggior governo anti-meridionale dai tempi del Regno sabaudo, nelle scelte "nord-centriche", perfino a costo di andare contro la volontà della maggioranza della popolazione della Val di Susa, quest'opera s'ha da fare, ce lo chiede l'Europa ed è "strategica".

Non e' chiaro quanto costi la tratta italiana della Torino-Lione, si passa da stime di 8 a più di 16 Miliardi di Euro..e questo già qualche piccolo sospetto su possibili infiltrazioni lo fa nascere...l'unica cosa chiara è che ci costerà più del quadruplo di quanto costa al km ai francesi o agli spagnoli, come già dimostrato per le tratte della TAV già realizzate nel belpaese ed udite udite... la tratta più cara, dopo la Bologna-Firenze che è quasi tutta in galleria, non è la Roma-Napoli ma è la Novara-Milano che costa al km circa 8 volte una tratta francese! Alla faccia del Sud sprecone...

Quindi mentre la TAV si ferma a Salerno, considerando una parte di campani, i calabresi, i lucani ed i siciliani evidentemente "poco strategici", in Val di Susa molta gente si chiede perché si insiste con questo progetto visto che il traffico merci sulla linea già esistente è in calo e molti professori universitari, specialisti di Economia dei Trasporti, sostengono che l'opera sia un suicidio economico. A proposito poi di "corridoi europei" e di valore "strategico", non si capisce perché nelle priorità di governo non si parta dal Sud che soffre un deficit di infrastrutture storico e perché il "corridoio Lisbona-Kiev" è più strategico di quello "Palermo-Berlino".
Nello scenario assurdo di questi giorni con un PD che, oramai completamente sottomesso al governo Monti, balbetta ed è in evidente imbarazzo, cerca di difendere l'indifendibile, forse anche per il solito intreccio con le lobbies cooperative, un solo politico si è permesso di dubitare sull'utilità di risparmiare mezz'ora per andare a Lione da Torino piuttosto che collegare in modo decente Napoli a Bari o Taranto a Reggio Calabria...e' stato De Magistris ieri alla trasmissione "In onda" su La7.

Di progetti e di priorità per le infrastrutture al Sud l'Europa ne ha indicati e noi del Partito del Sud ne stiamo discutendo, quello che non vogliamo è che le priorità del Sud, come al solito, siano meno importanti ...con il solito copione già descritto da Pino Aprile sulle opere pubbliche al Sud, che se proprio si faranno e non saranno solo annunci, si faranno dopo, un po' meno e un po' peggio che nel resto del paese. E' lo stesso triste film che abbiamo già visto per le autostrade e noi del Partito del Sud, nato per legittima difesa, abbiamo il dovere di provare a cambiare sia il copione che gli attori.

Enzo Riccio
Segr. Org. Nazionale
Partito del Sud


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Davvero paradossale la situazione in Italia sul fronte dei trasporti con il movimento dei NO TAV che negli ultimi giorni è al centro delle polemiche e le sue manifestazioni aprono sempre tutti i TG, a dimostrazione che anche il governo Monti continua sulla scia del governo Berlusconi e Bossi, il peggior governo anti-meridionale dai tempi del Regno sabaudo, nelle scelte "nord-centriche", perfino a costo di andare contro la volontà della maggioranza della popolazione della Val di Susa, quest'opera s'ha da fare, ce lo chiede l'Europa ed è "strategica".

Non e' chiaro quanto costi la tratta italiana della Torino-Lione, si passa da stime di 8 a più di 16 Miliardi di Euro..e questo già qualche piccolo sospetto su possibili infiltrazioni lo fa nascere...l'unica cosa chiara è che ci costerà più del quadruplo di quanto costa al km ai francesi o agli spagnoli, come già dimostrato per le tratte della TAV già realizzate nel belpaese ed udite udite... la tratta più cara, dopo la Bologna-Firenze che è quasi tutta in galleria, non è la Roma-Napoli ma è la Novara-Milano che costa al km circa 8 volte una tratta francese! Alla faccia del Sud sprecone...

Quindi mentre la TAV si ferma a Salerno, considerando una parte di campani, i calabresi, i lucani ed i siciliani evidentemente "poco strategici", in Val di Susa molta gente si chiede perché si insiste con questo progetto visto che il traffico merci sulla linea già esistente è in calo e molti professori universitari, specialisti di Economia dei Trasporti, sostengono che l'opera sia un suicidio economico. A proposito poi di "corridoi europei" e di valore "strategico", non si capisce perché nelle priorità di governo non si parta dal Sud che soffre un deficit di infrastrutture storico e perché il "corridoio Lisbona-Kiev" è più strategico di quello "Palermo-Berlino".
Nello scenario assurdo di questi giorni con un PD che, oramai completamente sottomesso al governo Monti, balbetta ed è in evidente imbarazzo, cerca di difendere l'indifendibile, forse anche per il solito intreccio con le lobbies cooperative, un solo politico si è permesso di dubitare sull'utilità di risparmiare mezz'ora per andare a Lione da Torino piuttosto che collegare in modo decente Napoli a Bari o Taranto a Reggio Calabria...e' stato De Magistris ieri alla trasmissione "In onda" su La7.

Di progetti e di priorità per le infrastrutture al Sud l'Europa ne ha indicati e noi del Partito del Sud ne stiamo discutendo, quello che non vogliamo è che le priorità del Sud, come al solito, siano meno importanti ...con il solito copione già descritto da Pino Aprile sulle opere pubbliche al Sud, che se proprio si faranno e non saranno solo annunci, si faranno dopo, un po' meno e un po' peggio che nel resto del paese. E' lo stesso triste film che abbiamo già visto per le autostrade e noi del Partito del Sud, nato per legittima difesa, abbiamo il dovere di provare a cambiare sia il copione che gli attori.

Enzo Riccio
Segr. Org. Nazionale
Partito del Sud


1 commento:

beppecavallo ha detto...

L'iniziale progetto della Parigi - Lione e dello stesso Corridoio 5, rispondeva ad un'ipotesi di un inarrestabile sviluppo esponenziale. La crisi emersa nel 2008 ha messo in crisi, e dunque in discussione quella ipotesi di sviluppo. Da quì l'urgenza di mettere in discussione il progetto della Parigi - Lione. Da più parti si sostiene che dopo questa crisi lo stesso concetto di capitalismo fin quì conosciuto, non sarà + lo stesso: perchè continuare a difendere un progetto che rispondeva ad un'ipotesi di sviluppo definitivamente tramontato? Quando si vorrà iniziare una seria discussione suun nuovo modello di sviluppo? La Parigi - Lione è figlia del Land Grabbing - furto di terra- in atto in Africa: Vogliamo continuare indisturbati su questa strada, o la discussione dovrebbe iniziare poroprio da quì? Il compagno Bersani è interessato a questa tematica, o vuol ricoprire il ruolo del burocrate che si preoccupa di rendere operative decisioni già prese, in omaggio ad un modello sviluppo che sta creando morte i miseria nel mondo?

 
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