venerdì 3 febbraio 2012

La borghesia liberista insegna moralem e modus vivendi al civīs

Ricevo e posto:


Borghesia liberista: è quella composta di imprenditori, industriali, banchieri, notai, professionisti di alto profilo direttivo, politici, notabili dell’amministrazione pubblica e privata, alti magistrati, clinici di fama, editori, et cetera.

Una volta veniva definita “classe “ sociale oggi qualcuno la identifica con la “casta”

Mettiamola meglio è diciamo che è quella che introita dagli 80-100 mila euro al mese per singolo di una famiglia, fino ad almeno mezzo milione.


Più in alto c’è chi comanda il paese e che non sono propriamente i politici.

Senza entrare nel “merito dei meriti” di quanto, come e dove, questa abbia effettivamente dato alla storia della palingenesi e crescita della nazione o di paesi in occidente, ebbene è quella in cui si annoverano, chiaramente non tutti, ovviamente, ma una buona parte di loro che, al telefono, mentre L’Aquila crolla sotto gli spintoni letali di scosse sismiche, Francesco Maria De Vito Piscicelli ride con il cognato Pierfrancesco Gagliardi, insomma quelli delle truffe dei Grandi Eventi.


Impossibili parlarne di tutti. I medici della clinica di Santa Rita, dei Cragnotti e Geronzi, i Tanzi e i Fazio, Consorti e Caltagirone, tutti inizialmente condannati (taluni anche definitivamente) per lo scandalo Bnl-Unipol, le truffe dei responsabili delle Assicurazioni RC-auto, Istituti di credito a tasso usuraio, di produttori di amianto, nonostante una legge del 96 che la proibiva, milioni per un metro di autostrada delle Autostrada s.p.a, quelle industrie del Nord che prezzolando amministratori, ma soprattutto tecnici, mediante camorrra, intossica(va)no il Sud, ammazzando e ammalando popolazioni di estesi territori, … insomma potrei continuare al’infinito.


Questi signori dicono, … ne dicono veramente grosse, ad esempio che:

è giusto sottrarsi al pagamento delle tasse” per l’erario o allo studente,

d’essere uno sfigato di 28 anni se ti sei appena laureato” o rivolgendosi a giovani e meno-giovani precari e lavoratrici …siete la parte peggiore del paese”e via di seguito.

Sono quelli che, grata-gratta, hanno avuto una vita facile e agevolata.

Il Ministro degli sfigati, quel giovane ministro, ad esempio, presentatosi al concorso per l’incarico presso la sua università in qualità di docente ordinario ( i concorrenti passarono da una decina a solo due) uno dei cinque commissari d’esame ebbe a dire “… era raccomandato da tutto il mondo”


Sono quelli di Master Favolosi e Stage Costosissimi, di soggiorni annuali presso college inglesi o a Parigi in strutture di formazione. Insomma chi ha le spalle ben sicure dall’agio e da una istruzione e formazione “straordinaria”, dovrebbe avere almeno l’umiltà di non offendere. Ci saranno anche casi diversi. Prego fare i nomi delle mosche bianche.

Chi dice “Posto fisso che noia, …i giovani di oggi devono cambiare mentalità”sta offendendo sia i giovani che i loro genitori. Sta offendendo il 60-70% degli italiani. Sta offendendo il Sud con 31% di disoccupati. Sta offendendo quei non pochi imprenditori onesti suicidi.


Caro professor Monti, stia attento a quelle esplosioni di sobrietà e la battuta anglo-facile, perché dopo scopriremo, dietro i frammenti, che c’era solo il “fighetto” della scuola e del quartiere, il cocco di mamma, il raccomandato, il figlio del benestante che ha viaggiato e ha saputo crearsi una rete di amicizie interessanti. Lei è stato nominato da Berlusconi come commissario europeo. Abbiamo dovuto sopportate con l’acido alla lingua, i suoi “inchini” proni ai Letta e cavalieri. Come potrebbe tradire quella appartenenza che ha lasciato che entrasse nella propria vita, la fortuna? Stia però attento a non offendere!


Quelli che Lei ha tartassato. Quelli che sono sul ciglio del baratro, i giovani. Quelli che provano ad apparecchiare la tavola per le prime due settimane e nient’altro e hanno figli laureati in “modeste” università, quelli che non hanno tempo di annoiarsi per le ansie e per le problematiche della propria esistenza, quelli alle catene di montaggio, quelli che vorrebbero tanto annoiarsi, quelli che vorrebbero i propri figli alla Bocconi, quei lavoratori malati ma che continuano a lavorare per i forneriani 66 anni, già usurati dalle tossicità dei miasmi di fabbriche o dalle estenuanti fatiche muscolari e psicologiche, quelli che non hanno più diritti ma solo ricatti, ebbene, presidente, abbia, per costoro, la decenza del vero tecnico e non sia politico (libro:Lidya Demmatei, ll politico idiota, Feltrinelli 2012) pieno e appagato perché, allora, resteranno solo i ladri.


di Bruno Pappalardo, 02.02.2012


FOTO: un consiglio si prende sempre da un amico!

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Ricevo e posto:


Borghesia liberista: è quella composta di imprenditori, industriali, banchieri, notai, professionisti di alto profilo direttivo, politici, notabili dell’amministrazione pubblica e privata, alti magistrati, clinici di fama, editori, et cetera.

Una volta veniva definita “classe “ sociale oggi qualcuno la identifica con la “casta”

Mettiamola meglio è diciamo che è quella che introita dagli 80-100 mila euro al mese per singolo di una famiglia, fino ad almeno mezzo milione.


Più in alto c’è chi comanda il paese e che non sono propriamente i politici.

Senza entrare nel “merito dei meriti” di quanto, come e dove, questa abbia effettivamente dato alla storia della palingenesi e crescita della nazione o di paesi in occidente, ebbene è quella in cui si annoverano, chiaramente non tutti, ovviamente, ma una buona parte di loro che, al telefono, mentre L’Aquila crolla sotto gli spintoni letali di scosse sismiche, Francesco Maria De Vito Piscicelli ride con il cognato Pierfrancesco Gagliardi, insomma quelli delle truffe dei Grandi Eventi.


Impossibili parlarne di tutti. I medici della clinica di Santa Rita, dei Cragnotti e Geronzi, i Tanzi e i Fazio, Consorti e Caltagirone, tutti inizialmente condannati (taluni anche definitivamente) per lo scandalo Bnl-Unipol, le truffe dei responsabili delle Assicurazioni RC-auto, Istituti di credito a tasso usuraio, di produttori di amianto, nonostante una legge del 96 che la proibiva, milioni per un metro di autostrada delle Autostrada s.p.a, quelle industrie del Nord che prezzolando amministratori, ma soprattutto tecnici, mediante camorrra, intossica(va)no il Sud, ammazzando e ammalando popolazioni di estesi territori, … insomma potrei continuare al’infinito.


Questi signori dicono, … ne dicono veramente grosse, ad esempio che:

è giusto sottrarsi al pagamento delle tasse” per l’erario o allo studente,

d’essere uno sfigato di 28 anni se ti sei appena laureato” o rivolgendosi a giovani e meno-giovani precari e lavoratrici …siete la parte peggiore del paese”e via di seguito.

Sono quelli che, grata-gratta, hanno avuto una vita facile e agevolata.

Il Ministro degli sfigati, quel giovane ministro, ad esempio, presentatosi al concorso per l’incarico presso la sua università in qualità di docente ordinario ( i concorrenti passarono da una decina a solo due) uno dei cinque commissari d’esame ebbe a dire “… era raccomandato da tutto il mondo”


Sono quelli di Master Favolosi e Stage Costosissimi, di soggiorni annuali presso college inglesi o a Parigi in strutture di formazione. Insomma chi ha le spalle ben sicure dall’agio e da una istruzione e formazione “straordinaria”, dovrebbe avere almeno l’umiltà di non offendere. Ci saranno anche casi diversi. Prego fare i nomi delle mosche bianche.

Chi dice “Posto fisso che noia, …i giovani di oggi devono cambiare mentalità”sta offendendo sia i giovani che i loro genitori. Sta offendendo il 60-70% degli italiani. Sta offendendo il Sud con 31% di disoccupati. Sta offendendo quei non pochi imprenditori onesti suicidi.


Caro professor Monti, stia attento a quelle esplosioni di sobrietà e la battuta anglo-facile, perché dopo scopriremo, dietro i frammenti, che c’era solo il “fighetto” della scuola e del quartiere, il cocco di mamma, il raccomandato, il figlio del benestante che ha viaggiato e ha saputo crearsi una rete di amicizie interessanti. Lei è stato nominato da Berlusconi come commissario europeo. Abbiamo dovuto sopportate con l’acido alla lingua, i suoi “inchini” proni ai Letta e cavalieri. Come potrebbe tradire quella appartenenza che ha lasciato che entrasse nella propria vita, la fortuna? Stia però attento a non offendere!


Quelli che Lei ha tartassato. Quelli che sono sul ciglio del baratro, i giovani. Quelli che provano ad apparecchiare la tavola per le prime due settimane e nient’altro e hanno figli laureati in “modeste” università, quelli che non hanno tempo di annoiarsi per le ansie e per le problematiche della propria esistenza, quelli alle catene di montaggio, quelli che vorrebbero tanto annoiarsi, quelli che vorrebbero i propri figli alla Bocconi, quei lavoratori malati ma che continuano a lavorare per i forneriani 66 anni, già usurati dalle tossicità dei miasmi di fabbriche o dalle estenuanti fatiche muscolari e psicologiche, quelli che non hanno più diritti ma solo ricatti, ebbene, presidente, abbia, per costoro, la decenza del vero tecnico e non sia politico (libro:Lidya Demmatei, ll politico idiota, Feltrinelli 2012) pieno e appagato perché, allora, resteranno solo i ladri.


di Bruno Pappalardo, 02.02.2012


FOTO: un consiglio si prende sempre da un amico!

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