L’evento, che ha aperto una serie di appuntamenti che la testata “Il Brigante” dedicherà ai temi che da oltre dieci anni difende e diffonde, è stato introdotto e moderato dal suo direttore e fondatore Gino Giammarino. Nel suo intervento introduttivo il moderatore ha colto la palla al balzo per far riflettere i presenti sul fatto che non sempre gli eroi sono coloro che vincono (come ci vorrebbe far credere chi continua ad avallare la storiella dell’unità e dei fratelli d’Italia), bensì coloro che decidono di lottare per un ideale o per riconquistare una libertà rubata e nascosta dalle menzogne, proprio come fecero allora i cosìddetti Briganti.
Il libro tratta la storia di un bambino conteso tra i nonni: la nonna materna, milanese, e quelli paterni, pugliesi; proprio questi ultimi raccontano al bambino la storia di un loro antenato che dopo aver combattuto come sergente a fianco dei Garibaldini, capita la truffa, abbandonò tutto per schierarsi con i borbonici tra le bande dei Briganti. Un riuscito espediente letterario per passare ai ragazzi nelle scuole la vera storia del Sergente Pasquale Romano, personaggio dalla grande dignità ed animato da ansia di riscatto oltre alle capacità militari che è facile immaginare.
Amovimentare il dibattito sono stati una serie di ospiti tanto brillanti quanto disomogenei: il preparatissimo scrittore Vincenzo Martongelli, capace di affascinare il pubblico con voli pindarici ed intuizioni geniali, Andrea Balìa esponente del “Partito Del Sud” e particolarmente toccato dal romanzo per la somiglianza con il suo passato in quanto discendente per parte di madre anche egli dalla famiglia di un noto Brigante, Carmine Crocco, e, infine, daAntonio Salvia in rappresentanza di“Insieme per la Rinascita”, movimento molto attivo e determinato a spronare particolarmente i giovani contro i soprusi del nord. In più, una serie di sollecitazioni, anche polemiche, dal pubblico hanno contribuito a rendere l’incontro vivace e stimolante.
Poi, tutti nello splendido cortile-terrazzo di Palazzo Venezia, ospiti diGennaro e Cristina Buccino, squisiti padroni di casa, per sorseggiare un aperitivo, acquistare il libro, farsi firmare la dedica come da rituale e stare un po’ insieme per un po’ di sane pub
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