sabato 26 dicembre 2009

La prima pietra del Ponte di Messina

di Anna Maria Ventura 23/12/2009

È arrivato il giorno in cui il primo mattone inaugurerà il cantiere per la costruzione del Ponte sullo stretto di Messina. Dopo circa dieci anni di dibattiti forti, di polemiche fra maggioranza e opposizione, in cui si discuteva sulla necessità di realizzare o meno l’opera, oggi si inaugureranno i primi lavori a Cannitello, Comune di Villa San Giovanni.

Però l’inaugurazione ufficiale sarà rinviata a causa dell’aggressione al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che non potrà essere presente e quindi la cerimonia del taglio del nastro non avrà luogo e slitterà ai primi mesi del 2010.

Il primo storico cantiere di un’opera di cui si parla dal 1870, al tempo in cui l’allora ministro dei Lavori Pubblici Jacini, aveva incaricato l’ingegnere Cottrau, di studiare un progetto per la costruzione di un ponte che servisse a collegare la Calabria con la Sicilia, è arrivato al capolinea.

Il primo intervento riguarda un’opera propedeutica, la variante di Cannitello, per un importo di 26 milioni di euro.

Si dovrà spostare di qualche chilometro più a nord la linea ferroviaria tirrenica per lasciare spazio al futuro cantiere della torre del Ponte in Calabria. La maggior parte delle controversie sono state praticamente nate per l’argomento “risorse”. L’opera monumentale dovrebbe costare in totale 6.3 miliardi di euro, il 60% dei quali dovranno essere reperiti nel pubblico, mentre il 40% della somma è composto da capitale pubblico, oltre all’aumento di capitale di 900 milioni varato dai soci. “Questo aumento - spiega Matteoli – consente di mantenere l’impegno preso per l’inizio dei lavori”.

A realizzare il ponte sarà Eurolink, una cordata di cui capogruppo è Impregilo. La campata centrale del ponte avrà 3500 metri di lunghezza, mentre quelle laterali saranno lunghe complessivamente 3666 metri. Prevista la realizzazione di sei corsie stradali, tre per ciascun senso di marcia, due corsie stradali di servizio, 2 binari ferroviari e la percorrenza di 6 mila veicoli ogni ora, 200 treni al giorno. Il ponte, secondo il progetto, può resistere ad un sisma di magnitudo Richter 7.1, a un vento di 216 km/h e sarà aperto tutto l’anno 24 ore al giorno. L’opera oltre ad essere importantissima per il trasporto (si risparmieranno 2 ore di viaggio con i treni, un’ora di cammino su gomma) potrà costituire anche un’attrattiva turistica. L’opera ha come obiettivo quello di aprire al traffico il collegamento il primo gennaio 2017.

Intanto continuano le critiche al progetto. “Un vero e proprio insulto all’Italia che frana”. Queste le parole del Presidente dei Verdi Bonelli, il quale sostiene che si potrebbero usare le risorse per altri progetti più importanti, quali la lotta al dissesto idrogeologico, le metropolitane, la mobilità sostenibile, le bonifiche e la lotta all’inquinamento. Continua dicendo “è un bluff e una truffa”.

Fonte:Messina Blog Sicilia

Segnalazione ASDS

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di Anna Maria Ventura 23/12/2009

È arrivato il giorno in cui il primo mattone inaugurerà il cantiere per la costruzione del Ponte sullo stretto di Messina. Dopo circa dieci anni di dibattiti forti, di polemiche fra maggioranza e opposizione, in cui si discuteva sulla necessità di realizzare o meno l’opera, oggi si inaugureranno i primi lavori a Cannitello, Comune di Villa San Giovanni.

Però l’inaugurazione ufficiale sarà rinviata a causa dell’aggressione al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che non potrà essere presente e quindi la cerimonia del taglio del nastro non avrà luogo e slitterà ai primi mesi del 2010.

Il primo storico cantiere di un’opera di cui si parla dal 1870, al tempo in cui l’allora ministro dei Lavori Pubblici Jacini, aveva incaricato l’ingegnere Cottrau, di studiare un progetto per la costruzione di un ponte che servisse a collegare la Calabria con la Sicilia, è arrivato al capolinea.

Il primo intervento riguarda un’opera propedeutica, la variante di Cannitello, per un importo di 26 milioni di euro.

Si dovrà spostare di qualche chilometro più a nord la linea ferroviaria tirrenica per lasciare spazio al futuro cantiere della torre del Ponte in Calabria. La maggior parte delle controversie sono state praticamente nate per l’argomento “risorse”. L’opera monumentale dovrebbe costare in totale 6.3 miliardi di euro, il 60% dei quali dovranno essere reperiti nel pubblico, mentre il 40% della somma è composto da capitale pubblico, oltre all’aumento di capitale di 900 milioni varato dai soci. “Questo aumento - spiega Matteoli – consente di mantenere l’impegno preso per l’inizio dei lavori”.

A realizzare il ponte sarà Eurolink, una cordata di cui capogruppo è Impregilo. La campata centrale del ponte avrà 3500 metri di lunghezza, mentre quelle laterali saranno lunghe complessivamente 3666 metri. Prevista la realizzazione di sei corsie stradali, tre per ciascun senso di marcia, due corsie stradali di servizio, 2 binari ferroviari e la percorrenza di 6 mila veicoli ogni ora, 200 treni al giorno. Il ponte, secondo il progetto, può resistere ad un sisma di magnitudo Richter 7.1, a un vento di 216 km/h e sarà aperto tutto l’anno 24 ore al giorno. L’opera oltre ad essere importantissima per il trasporto (si risparmieranno 2 ore di viaggio con i treni, un’ora di cammino su gomma) potrà costituire anche un’attrattiva turistica. L’opera ha come obiettivo quello di aprire al traffico il collegamento il primo gennaio 2017.

Intanto continuano le critiche al progetto. “Un vero e proprio insulto all’Italia che frana”. Queste le parole del Presidente dei Verdi Bonelli, il quale sostiene che si potrebbero usare le risorse per altri progetti più importanti, quali la lotta al dissesto idrogeologico, le metropolitane, la mobilità sostenibile, le bonifiche e la lotta all’inquinamento. Continua dicendo “è un bluff e una truffa”.

Fonte:Messina Blog Sicilia

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