giovedì 29 ottobre 2009

Il ponte sullo stretto? semplicemente lo stupro della Sicilia



Di Nino Sala


Parlare oggi dopo il caso di Giampilieri e il fiume di fango che ha seppellito persone, case e cose del ponte sullo stretto è assolutamente scellerato. L’annuncio dell’inizio della realizzazione di questa mega infrastruttura serve solo a destare nei cuori di chi, come noi ama la Sicilia, l’idea di essere considerati una colonia periferica di un impero malato, in cui basta una conferenza stampa per decidere il massacro del terriorio e del paesaggio. Proprio così perchè la costruzione di un opera faraonica, assolutamente inutile al popolo siciliano, non sarebbe altro che un ulteriore violenza operata sul paesaggio della Sicilia. Immaginatevi, cari amici, cosa succederebbe se si realizzasse: da Palermo a Massina in tre ore per poi operare un attravensamento dello stretto in quindici minuti e farsi cinque ore, se tutto va bene, sulla Salerno-Reggio Calabria in condizioni terribili. Allora io dico al governo italiano, invece di spararle così grosse per evitare che sia ancora più palese la crisi profonda in cui è piombato, che sarebbe meglio ragionare se non sia arrivato il momento di mollare questo modo di fare politica senzazionalistica senza mai realizzare niente, basta vedere le riforme che in Italia aspettiamo, e passare ad una nuova fase di lavoro vero? Caro Presidente Berlusconi, non è arrivato il momento anche per lei, di cacciare da palazzo Chigi, ministri come la Gelmini, che in questo periodo tra tagli indiscriminati, accorpamento di classi, ricorsi persi, scioperi, malcontento di tutti gli operatori della scuola, e assoluta incompetenza in materia, come si evince dai papocchi che in questi giorni sono emersi, le hanno causato e ci hanno causato solo guasti e perdita di fiducia nelle istituzioni? E la Carfagna che vuole togliere il velo alle donne islamiche, lei così esperta in fatto di denudamenti vari? crede che questo sia proprio il primo pensiero degli italiani? e della pletora di yes men e personale politico scadente che ogni giorno le fa fare fesserie come il lodo “Alfano”? L’opposizione l’accusa di essere un nuovo Duce, ma voglio ricordarle che del Governo Mussolini facevano parte:Alfredo Rocco, Luigi Federzoni, Paolo Thaon di Revel, Alberto De Stefani, Giovanni Giuriati, Aldo Oviglio, Armando Diaz, Giuseppe D’Arzago De Capitani, Gabriello Carnazza, Giovanni Antonio Colonna di Cesarò e alla scuola Giovanni Gentile.

Certo nessuno dei citati ha le doti della Carfagna e della Gelmini, due che il mondo ci invidia insieme a Cammarata e Schifani, ma pazienza!

Silvio, prima di pensare al ponte, che i siciliani non vogliono, e di sfasciare tutto, dalla scuola alla giustizia, sfascia questo governo e metti nei posti giusti gente con competenze indiscutibili, che abbiamo anche l’autorità e gli attributi per dirti di no, il resto tienitele nelle stanze di palazzo Grazioli, tanto ci sono abituate!



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Di Nino Sala


Parlare oggi dopo il caso di Giampilieri e il fiume di fango che ha seppellito persone, case e cose del ponte sullo stretto è assolutamente scellerato. L’annuncio dell’inizio della realizzazione di questa mega infrastruttura serve solo a destare nei cuori di chi, come noi ama la Sicilia, l’idea di essere considerati una colonia periferica di un impero malato, in cui basta una conferenza stampa per decidere il massacro del terriorio e del paesaggio. Proprio così perchè la costruzione di un opera faraonica, assolutamente inutile al popolo siciliano, non sarebbe altro che un ulteriore violenza operata sul paesaggio della Sicilia. Immaginatevi, cari amici, cosa succederebbe se si realizzasse: da Palermo a Massina in tre ore per poi operare un attravensamento dello stretto in quindici minuti e farsi cinque ore, se tutto va bene, sulla Salerno-Reggio Calabria in condizioni terribili. Allora io dico al governo italiano, invece di spararle così grosse per evitare che sia ancora più palese la crisi profonda in cui è piombato, che sarebbe meglio ragionare se non sia arrivato il momento di mollare questo modo di fare politica senzazionalistica senza mai realizzare niente, basta vedere le riforme che in Italia aspettiamo, e passare ad una nuova fase di lavoro vero? Caro Presidente Berlusconi, non è arrivato il momento anche per lei, di cacciare da palazzo Chigi, ministri come la Gelmini, che in questo periodo tra tagli indiscriminati, accorpamento di classi, ricorsi persi, scioperi, malcontento di tutti gli operatori della scuola, e assoluta incompetenza in materia, come si evince dai papocchi che in questi giorni sono emersi, le hanno causato e ci hanno causato solo guasti e perdita di fiducia nelle istituzioni? E la Carfagna che vuole togliere il velo alle donne islamiche, lei così esperta in fatto di denudamenti vari? crede che questo sia proprio il primo pensiero degli italiani? e della pletora di yes men e personale politico scadente che ogni giorno le fa fare fesserie come il lodo “Alfano”? L’opposizione l’accusa di essere un nuovo Duce, ma voglio ricordarle che del Governo Mussolini facevano parte:Alfredo Rocco, Luigi Federzoni, Paolo Thaon di Revel, Alberto De Stefani, Giovanni Giuriati, Aldo Oviglio, Armando Diaz, Giuseppe D’Arzago De Capitani, Gabriello Carnazza, Giovanni Antonio Colonna di Cesarò e alla scuola Giovanni Gentile.

Certo nessuno dei citati ha le doti della Carfagna e della Gelmini, due che il mondo ci invidia insieme a Cammarata e Schifani, ma pazienza!

Silvio, prima di pensare al ponte, che i siciliani non vogliono, e di sfasciare tutto, dalla scuola alla giustizia, sfascia questo governo e metti nei posti giusti gente con competenze indiscutibili, che abbiamo anche l’autorità e gli attributi per dirti di no, il resto tienitele nelle stanze di palazzo Grazioli, tanto ci sono abituate!



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1 commento:

Anonimo ha detto...

Qualora il ponte fosse ralizzato, non risolverebbe il problema dei pendolari che sarebbero comunque costretti a molti chilometri in più a costi elevatissimi.
Pertanto il problema dei brevi percorsi tra Sicilia e Calabria va risolto al più presto, tanto dai traghetti RFI che dai privati. Meglio se in concorrenza tra loro in modo da abassare i prezzi.

 
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