martedì 21 luglio 2009

DIFFERENZIATA NO, DISCARICHE ED INCENERITORI SI / Puglia, Bari: a Modugno ennesima ''mazzata''


MODUGNO - BARI (UnoNotizie.it)

Il mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata del 45% stabilita dall’art. 205 del D.Lgs. 152/06; l’ostinato perseguimento dell’intento d’impiantare nuove discariche per l’indifferenziata non hanno altro fine che prefiggersi d’impiantare inceneritori. Il far figurare l’incenerimento come rimedio unico e necessario per risolvere un problema astutamente creato e volutamente mai affrontato nasconde la realtà che qui, adesso, sarà svelata.

Incenerire l’enormità d’indifferenziata anziché differenziare i rifiuti, riciclarli e trarne rinnovata materia prima, sfruttare una situazione di arretratezza culturale falsamente combattuta: questo si propongono falsi politici e affaristi.
I primi esiti di questa cattiva politica sono le sanzioni amministrative imposte alla Regione dalla Comunità Europea. In luogo della riduzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (la TARSU), vedremo aumentata l’ “Ecotassa”, Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi istituito nel 1996 proprio con il fine di favorire la minore produzione di rifiuti e il recupero dagli stessi di materia prima.

Il gestore dell'impresa di stoccaggio definitivo è obbligato al pagamento del Tributo, ma il gestore della discarica si fa pagare dai Comuni che vi riversano i rifiuti e quindi, per legge economica, più rifiuti indifferenziati saranno conferiti, più alta sarà l’Ecotassa che ricadrà sui cittadini sotto la forma ibrida di tassa e sanzione amministrativa.
Ma il gestore potrà conferire i rifiuti agli impianti di incenerimento ed assieme alle società costruttrici di questi, trarre lauti profitti.
Dunque proprio il tributo istituito con il fine di incentivare il riciclaggio creando così posti di lavoro ricadrà come una scure sui cittadini (si ricordi che l'industria del riciclaggio tedesca da lavoro a 250.000 persone ed ha un fatturato di circa 50 miliardi di euro l'anno).

Come raggiungere le percentuali di differenziata stabilite dal D.Lgs 152/06: soltanto separando l’umido (scarti organici) si giungerebbe al 35-38% di quota; separando carta, plastica, vetro, alluminio, acciaio, legno, bianchi (elettrodomestici) e raee (apparecchi elettronici), pile e farmaci (gli ultimi tre rientranti tra l’altro nella categoria pericolosi), e poi con accordi presso i CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) e le confcommercio nel ritiro degli oli esausti, copertoni, batterie, vernici e inerti troveremmo pronte le commesse dei consorzi di filiera Conai (Consorzio nazionale imballaggi che garantisce il riciclo e il recupero dei materiali di imballaggio come acciaio, alluminio, carta, legno) con ricchi guadagni per le Amministrazioni, e conseguente risparmio per le tasche dei cittadini.
In Italia esistono esempi di raccolta differenziata al 75-80% ed abbattimento della TARSU.

Ma ove non bastasse quanto detto, si consideri l’abbattimento dei costi dei prodotti ricavati riciclando i rifiuti: produrre un oggetto direttamente dalla materia prima richiede venti volte il costo necessario per produrre lo stesso oggetto fatto riciclando e rinnovando la materia prima.
In ultimo, ma il discorso si esaurisce qui, la produzione di gas da combustione trasforma il rifiuto da solido in aereo; non lo distrugge, lo rende anche più insidioso.
Nessun filtro poi riuscirebbe a bloccare l'enorme quantità di pericolosissime “nano particelle” prodotte.

I politici locali che sbandierano assurdi proclami di vittoria per il raggiungimento di ridicole percentuali di differenziata; quei politici che praticano solo, e male, l’uso della parola come ingannevoli professori di certezze e di sapienza, questi “signori” si accomodino fuori dalle nostre tasche dove troppo hanno già rovistato.
Sul bollettino Ufficiale n. 104 del 09 Luglio è riportata la Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifica del 13 Maggio 2009 n. 74 in cui il Comune di MODUGNO dovrà versare l’ennesimo TRIBUTO di 15,00 € per Tonnellata per non aver raggiunto la percentuale del 32% previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti.

Tutto ciò costituisce l’ennesimo VERGOGNOSO inganno a danno del Cittadino! Sarebbe doveroso che il tributo venga versato da parte dell’Assessore Ambiente e dall’intera Amministrazione Comunale per non aver raggiunto gli obiettivi.
Il Comitato Pro Ambiente annuncia battaglia legale.

COMITATO PRO AMBIENTE MODUGNO


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MODUGNO - BARI (UnoNotizie.it)

Il mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata del 45% stabilita dall’art. 205 del D.Lgs. 152/06; l’ostinato perseguimento dell’intento d’impiantare nuove discariche per l’indifferenziata non hanno altro fine che prefiggersi d’impiantare inceneritori. Il far figurare l’incenerimento come rimedio unico e necessario per risolvere un problema astutamente creato e volutamente mai affrontato nasconde la realtà che qui, adesso, sarà svelata.

Incenerire l’enormità d’indifferenziata anziché differenziare i rifiuti, riciclarli e trarne rinnovata materia prima, sfruttare una situazione di arretratezza culturale falsamente combattuta: questo si propongono falsi politici e affaristi.
I primi esiti di questa cattiva politica sono le sanzioni amministrative imposte alla Regione dalla Comunità Europea. In luogo della riduzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (la TARSU), vedremo aumentata l’ “Ecotassa”, Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi istituito nel 1996 proprio con il fine di favorire la minore produzione di rifiuti e il recupero dagli stessi di materia prima.

Il gestore dell'impresa di stoccaggio definitivo è obbligato al pagamento del Tributo, ma il gestore della discarica si fa pagare dai Comuni che vi riversano i rifiuti e quindi, per legge economica, più rifiuti indifferenziati saranno conferiti, più alta sarà l’Ecotassa che ricadrà sui cittadini sotto la forma ibrida di tassa e sanzione amministrativa.
Ma il gestore potrà conferire i rifiuti agli impianti di incenerimento ed assieme alle società costruttrici di questi, trarre lauti profitti.
Dunque proprio il tributo istituito con il fine di incentivare il riciclaggio creando così posti di lavoro ricadrà come una scure sui cittadini (si ricordi che l'industria del riciclaggio tedesca da lavoro a 250.000 persone ed ha un fatturato di circa 50 miliardi di euro l'anno).

Come raggiungere le percentuali di differenziata stabilite dal D.Lgs 152/06: soltanto separando l’umido (scarti organici) si giungerebbe al 35-38% di quota; separando carta, plastica, vetro, alluminio, acciaio, legno, bianchi (elettrodomestici) e raee (apparecchi elettronici), pile e farmaci (gli ultimi tre rientranti tra l’altro nella categoria pericolosi), e poi con accordi presso i CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) e le confcommercio nel ritiro degli oli esausti, copertoni, batterie, vernici e inerti troveremmo pronte le commesse dei consorzi di filiera Conai (Consorzio nazionale imballaggi che garantisce il riciclo e il recupero dei materiali di imballaggio come acciaio, alluminio, carta, legno) con ricchi guadagni per le Amministrazioni, e conseguente risparmio per le tasche dei cittadini.
In Italia esistono esempi di raccolta differenziata al 75-80% ed abbattimento della TARSU.

Ma ove non bastasse quanto detto, si consideri l’abbattimento dei costi dei prodotti ricavati riciclando i rifiuti: produrre un oggetto direttamente dalla materia prima richiede venti volte il costo necessario per produrre lo stesso oggetto fatto riciclando e rinnovando la materia prima.
In ultimo, ma il discorso si esaurisce qui, la produzione di gas da combustione trasforma il rifiuto da solido in aereo; non lo distrugge, lo rende anche più insidioso.
Nessun filtro poi riuscirebbe a bloccare l'enorme quantità di pericolosissime “nano particelle” prodotte.

I politici locali che sbandierano assurdi proclami di vittoria per il raggiungimento di ridicole percentuali di differenziata; quei politici che praticano solo, e male, l’uso della parola come ingannevoli professori di certezze e di sapienza, questi “signori” si accomodino fuori dalle nostre tasche dove troppo hanno già rovistato.
Sul bollettino Ufficiale n. 104 del 09 Luglio è riportata la Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifica del 13 Maggio 2009 n. 74 in cui il Comune di MODUGNO dovrà versare l’ennesimo TRIBUTO di 15,00 € per Tonnellata per non aver raggiunto la percentuale del 32% previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti.

Tutto ciò costituisce l’ennesimo VERGOGNOSO inganno a danno del Cittadino! Sarebbe doveroso che il tributo venga versato da parte dell’Assessore Ambiente e dall’intera Amministrazione Comunale per non aver raggiunto gli obiettivi.
Il Comitato Pro Ambiente annuncia battaglia legale.

COMITATO PRO AMBIENTE MODUGNO


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