mercoledì 1 aprile 2009

COLPO DI STATO INTERNAZIONALE


Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta crisi globale e i popoli accetteranno un Governo mondiale”.
Così parlava David Rockefeller nel 1994, il magnate della finanza internazionale.
Il recente meltdown borsistico e gli scioccanti appelli a un Nuovo Ordine Mondiale, riecheggiano quelle parole con insistenza sempre maggiore, e quello che prima sembrava un tintinnio ora si sta trasformando in un terremoto.
Che cosa succederà nei prossimi mesi?
Andiamolo a chiedere a coloro che la crisi l’hanno prevista con largo anticipo. Nouriel Roubini, docente di economia alla New York University, è divenuto famoso per le sue previsioni accurate, già nel 2005. Il suo è un forte richiamo alla nazionalizzazione delle banche, ma sottolinea anche il ritardo di Europa e Giappone negli interventi di salvataggio.
Più catastrofista è invece Europe 2020, l’istituto francese di analisi e previsioni geopolitiche, tra i cui membri annovera personalità di spicco della politica e della finanza. L’ultima pubblicazione è di pochi giorni fa e annuncia chiaramente una rottura non solo finanziaria, ma anche politica, verso la fine del 2009.
Scrivono: “Il nostro team è arrivato alla conclusione che a causa dell’incapacità dei leader internazionali di comprendere pienamente lo scopo della crisi in corso (determinata ovviamente dal loro interesse a curare le conseguenze piuttosto che le cause), il sistema globale entrerà in una quinta fase nell’ultimo trimestre dell’anno, quello della destrutturazione geopolitica”.
La soluzione, scrivono, è questa: “C’è solo un piccola finestra per prevenire questo scenario: i prossimi quattro mesi, prima dell’estate del 2009. In pratica, il summit del G20 è probabilmente l’ultima possibilità per rimettere in carreggiata le forze in gioco, prima che il processo di fallimento degli Stati Uniti e della Gran Bretagna cominci. Fallimento che precluderà la capacità di controllo degli eventi”.
Allora, conclude la nota, “Il mondo apparirà più come l’Europa del 1913 che come il mondo del 2007″. Per quanto riguarda le conseguenze politiche, precisano: “Alcuni stati sperimenteranno una destrutturazione strategica, minando la loro integrità territoriale e la loro influenza nel mondo. Come conseguenza, altri stati improvvisamente perderanno la loro stabilità e saranno gettati nel caos generale”.

L’anno in corso potrebbe essere quello del Giudizio, l’anno in cui il popolo sarà chiamato a dare il verdetto finale sul capitalismo. Il vero volto della finanza globale verrà per la prima volta allo scoperto e l’immensa truffa si rivelerà per quello che è, perché è ora che lo sappiate: una vera crisi non è mai esistita!
I capricci speculativi della borsa, la finanza creativa, la delocalizzazione e lo sfruttamento selvaggio sono i veri traditori. L’avida ingordigia del banchiere è giunta a capolinea, è diventata un peso troppo grande per lui, e ben presto tutto il peso lo travolgerà.

Siamo a una svolta decisiva della storia, e quando il piano verrà alla luce del sole dovremo solo decidere: o per un nuovo ordine mondiale, che Dio solo sa che cosa significa, oppure per un mondo più libero.

Fonti:



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Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta crisi globale e i popoli accetteranno un Governo mondiale”.
Così parlava David Rockefeller nel 1994, il magnate della finanza internazionale.
Il recente meltdown borsistico e gli scioccanti appelli a un Nuovo Ordine Mondiale, riecheggiano quelle parole con insistenza sempre maggiore, e quello che prima sembrava un tintinnio ora si sta trasformando in un terremoto.
Che cosa succederà nei prossimi mesi?
Andiamolo a chiedere a coloro che la crisi l’hanno prevista con largo anticipo. Nouriel Roubini, docente di economia alla New York University, è divenuto famoso per le sue previsioni accurate, già nel 2005. Il suo è un forte richiamo alla nazionalizzazione delle banche, ma sottolinea anche il ritardo di Europa e Giappone negli interventi di salvataggio.
Più catastrofista è invece Europe 2020, l’istituto francese di analisi e previsioni geopolitiche, tra i cui membri annovera personalità di spicco della politica e della finanza. L’ultima pubblicazione è di pochi giorni fa e annuncia chiaramente una rottura non solo finanziaria, ma anche politica, verso la fine del 2009.
Scrivono: “Il nostro team è arrivato alla conclusione che a causa dell’incapacità dei leader internazionali di comprendere pienamente lo scopo della crisi in corso (determinata ovviamente dal loro interesse a curare le conseguenze piuttosto che le cause), il sistema globale entrerà in una quinta fase nell’ultimo trimestre dell’anno, quello della destrutturazione geopolitica”.
La soluzione, scrivono, è questa: “C’è solo un piccola finestra per prevenire questo scenario: i prossimi quattro mesi, prima dell’estate del 2009. In pratica, il summit del G20 è probabilmente l’ultima possibilità per rimettere in carreggiata le forze in gioco, prima che il processo di fallimento degli Stati Uniti e della Gran Bretagna cominci. Fallimento che precluderà la capacità di controllo degli eventi”.
Allora, conclude la nota, “Il mondo apparirà più come l’Europa del 1913 che come il mondo del 2007″. Per quanto riguarda le conseguenze politiche, precisano: “Alcuni stati sperimenteranno una destrutturazione strategica, minando la loro integrità territoriale e la loro influenza nel mondo. Come conseguenza, altri stati improvvisamente perderanno la loro stabilità e saranno gettati nel caos generale”.

L’anno in corso potrebbe essere quello del Giudizio, l’anno in cui il popolo sarà chiamato a dare il verdetto finale sul capitalismo. Il vero volto della finanza globale verrà per la prima volta allo scoperto e l’immensa truffa si rivelerà per quello che è, perché è ora che lo sappiate: una vera crisi non è mai esistita!
I capricci speculativi della borsa, la finanza creativa, la delocalizzazione e lo sfruttamento selvaggio sono i veri traditori. L’avida ingordigia del banchiere è giunta a capolinea, è diventata un peso troppo grande per lui, e ben presto tutto il peso lo travolgerà.

Siamo a una svolta decisiva della storia, e quando il piano verrà alla luce del sole dovremo solo decidere: o per un nuovo ordine mondiale, che Dio solo sa che cosa significa, oppure per un mondo più libero.

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