Ricevo dal blog Napolitania e posto :
NAPOLITANIA è una realtà sempre più in diffusa crescita, va riscuotendo sempre più consensi visto le iscrizioni alla newsletter e le molte mail che ci arrivano, mediante le quali riusciamo anche a capire i bisogni e i problemi che i nostri paesani hanno.
Da questo si evince che NAPOLITANIA sta diventando un punto di riferimento specialmente per i tanti emigranti meridionali che si trovano al nord.
Molti siti, associazioni e gruppi, legati dall'amore della propria terra, si prodigano con onore e impegno a cercare alternative e soluzioni ai problemi che assillano il SUD, e lo fanno culturalmente, politicamente e socialmente nei limiti delle possibilità di ognuno.
Noi di NAPOLITANIA vogliamo portare avanti l'amore per la nostra gente cercando di ritrovare e risvegliare quell'identità di popolo che ci ha tenuti uniti per più di 700 anni. Una meravigliosa nazione che tanto ha dato all'Europa e al mondo intero non può rimanere nell'oblio o nel vortice di una smemorata unione e in un passato cancellato.
Il SUD è stato indiscutibilmente la prima colonia dei Savoia (non volendo contare lo sfruttamento selvaggio che precedentemente ne fecero della Sardegna) e che col tempo questo stato di cose fu rinsaldato facendoci credere di essere tutti fratelli italiani e quindi spezzandoci ogni legame col nostro passato e innestandoci l'idea che ribellarsi ai Savoia sarebbe stato l'equivalente di combattere contro se stessi.
La sempre più diffusa presa di coscienza del giusto punto di vista storico del "risorgimento" da parte dei nostri paesani, ci portano ad avanzare una proposta che spero sia accettata da tutti i 'meridionali' emigranti e condivisa con partecipazione e impegno. Come tante cose belle fatte dal nostro popolo, NAPOLITANIA nasce non nelle terre assolate del nostro meraviglioso SUD, ma nelle nebbiose terre del nord, da un gruppo di FIGLI del SUD costretti come da copione, a lavorare al di fuori della propria terra natìa. Dalla Lombardia, in cui ci troviamo, facciamo appello a tutti i 'meridionali' emigranti al nord, con la proposta di costituire un fronte comune, una specie di comitato in cui possano confluire tutti gli emigranti e indirizzare i vari problemi e le varie difficoltà a cui gente come noi va incontro ogni giorno dal momento che ci si arriva con una valigia in mano.
Qualsiasi cosa questo COMITATO possa essere o diventare, lo decideremo insieme, ma una cosa è certa, dovrà avere come scopo principale, quello di essere un punto di ristoro sociale per tutti gli emigranti, e un punto di aggregazione identitario a chi è meridionale, avere, dunque, quella prospettiva storica, sociale, culturale e politica che contraddistingue una vera nazione e quindi anche noi in quanto tale.
Al nord ci sono 12 milioni e mezzo di emigranti meridionali e anche se una minima parte si è integrata senza apparenti problemi, per altri è ancora un trauma di misura uguale o superiore all'integrazione di quei disgraziati che vengono da altri continenti. Per cui si richiede l'appoggio degli uni e l'impegno partecipativo degli altri, creando, così, una rappresentativa di questa 'anomala' categoria e poter ponderare la nostra causa agli organi di competenza, siano essi comunali, provinciali o regionali. Ci dobbiamo organizzare culturalmente e socialmente perché noi contiamo, dobbiamo dare il nostro contributo civico perché abbiamo fatto centinaia di chilometri per essere civilmente corretti e dare il nostro contributo alla società.
Ci si rivolge a tutti quegli emigranti che sentono ancora scorrere nelle proprie vene sangue meridionale e che sentano la voglia di fare qualcosa, di proporre un’idea, di collaborare a un programma di unità meridionale, anche se non sa da dove cominciare, può iniziare a fare qualcosa alzando la mano e dicendo: “Presente, come posso essere utile?” Così facendo incominciamo a contarci e poter valutare gli obiettivi, le mete da porci dinnanzi.
Noi siamo Figli del SUD ed è venuto il momento di mettere da parte chitarra e mandolino, perché dobbiamo cambiare questa triste musica che ci accompagna ormai da un secolo e mezzo e ci dobbiamo incominciare a contare, ma ora oltre a contarci, vogliamo che contiamo come entità di un popolo unito, come nazione identitaria, come Figli del SUD.
E’ bellissimo essere Calabresi o Pugliesi, Campani o Abruzzesi, Lucani o Molisani, ma diciamoci la verità, al nord ci sentiamo soprattutto emigranti meridionali, persone che ovunque andranno e qualunque sia il grado di inserimento raggiunto, non si sentiranno mai completamente del luogo, perché non si può dimenticare la terra d’origine; e quando dopo tanto tempo ci si ritorna giù per le ferie oppure, per i più fortunati, si va giù di tanto in tanto, ci si accorge di aver perso ogni appartenenza ai luoghi dell’infanzia, non ritrovando i vecchi amici e magari vedendo dei cambiamenti visivi tali da farti pensare che hai sbagliato paese; certuni non riconoscono più nemmeno il modo di fare dei propri familiari, o perchè magari sono cambiati i loro atteggiamenti, forse sono diventati più nordici e freddi e meno mediterranei e caldi; qualcuno nel constatare di non essere più ne carne e ne pesce, ha pensato di farla finita davvero e non virtualmente, tanto la carne da macello non si sa più a chi appartiene, così un emigrante non appartiene più a ciò che lascia ne a ciò a cui va incontro.
I pensieri riportati in questo scritto sono espressioni raccapriccianti arrivatoci via mail e da contatti personali. Non vogliamo certo generalizzare questi stati d’animo a tutti, ma siamo arrivati alla conclusione che sentirsi soli, senza patria e senza identità è un qualcosa che, in misure diverse e in tempi diversi, permea i pensieri e i sentimenti di ogni meridionale. Noi di NAPOLITANIA, Figli del SUD,intendiamo creare un’associazione di gruppi di emigranti dalle più svariate parti del nord. A questo punto, tu che hai letto fin qui e senti di essere un emigrante, e credi di essere abbastanza meridionale da poter essere un Figlio del SUD, sappi che ti stiamo vicino e tu aiutaci a stare vicino agli altri compaesani.
Antonio Iannaccone
Promotore de “I Figli del SUD”
napolitania@alice.it - figlidelsud@virgilio.it
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