giovedì 5 febbraio 2009

Decreto anticrisi: art 32 riduce l’importo limite per il pignoramento degli immobili


Art32: ”viene facilitata l`aggressione del loro patrimonio immobiliare: riducendo da 8mila a 5mila euro il limite di importo al di sotto del quale l`agente della riscossione non può procedere all`espropriazione immobiliare”.


Di A.S.


Roma – Il Codacons ha lanciato ieri l’allarme attraverso un comunicato stampa riguardo all’art 32 contenuto nel testo del decreto legge, decreto anticrisi. Il testo dell’articolo –secondo quanto si legge nel comunicato del Codacons “di fatto danneggia i cittadini alle prese con il Fisco”.
L'articolo in questione - spiega il Codacons - recita testualmente: "viene facilitata l'aggressione del loro patrimonio immobiliare: riducendo da 8mila a 5mila euro il limite di importo al di sotto del quale l'agente della riscossione non può procedere all'espropriazione immobiliare; consentendo di avviare direttamente l'espropriazione (senza preventiva iscrizione di ipoteca) anche quando il credito da riscuotere non supera il 5% del valore dell'immobile da vendere all'asta'.Grazie a questo articolo i contribuenti potrebbero vedersi pignorata la propria casa per debiti da 5mila euro in su. La situazione appare ancora più allarmante se si pensa al fenomeno delle cartelle pazze, che sta imperversando in tutta Italia e che così rischia di determinare espropri per debiti inesistenti o sbagliati.

Proprio per la questione delle cartelle pazze Attilio Befera ed Equitalia – rende noto il comunicato Codacons - finiscono al centro di una interrogazione parlamentare presentata dai Senatori Elio Lannutti e Felice Belisario (IdV) al Ministro dell'economia.
Nell'interrogazione si legge: “per quanto risulta agli interroganti, dal giugno 2008 ad oggi sarebbero state notificate ai cittadini da Equitalia 1,6 milioni di cartelle esattoriali sbagliate; tali cartelle, denominate nel gergo giornalistico "cartelle pazze", recano: ipoteche sugli immobili, imposizioni fiscali su auto e moto, pignoramenti di stipendi e di conti correnti bancari e postali causati dall'irrogazione di sanzioni amministrative derivanti dalla violazione delle norme del Codice della strada già prescritte o annullate dai giudici di pace, ovvero tasse di smaltimento rifiuti richieste tuttavia erroneamente ai proprietari piuttosto che agli affittuari; per quanto consta agli interroganti risulterebbe assai complicato per il contribuente, che si vede recapitare la richiesta di pagamento della cartella esattoriale, contattare direttamente la società Equitalia al fine di chiedere chiarimenti; appare quanto mai inaccettabile che l'accoglimento di un ricorso da parte di un giudice di pace possa rivelarsi nei fatti inutile per un cittadino; per quanto risulta agli interroganti, sarebbero numerose le pronunce di risarcimento dei danni nei confronti di Equitalia che descriverebbero la lesione della situazione giuridica di molti contribuenti, si chiede di sapere: se corrisponda al vero quanto descritto in premessa e in tal caso quali iniziative, anche normative, Il Ministro in indirizzo intenda adottare al riguardo;

se il Governo, alla luce di quanto descritto, non ritenga necessario avviare un'inchiesta finalizzata ad acclarare eventuali responsabilità in capo ai dirigenti di Equitalia S.p.A. e se e quali provvedimenti intenda assumere al fine di tutelare i cittadini contribuenti”.Il Codacons invita intanto i cittadini a segnalare la ricezione di una cartella pazza al blog
http://www.carlorienzi.it/.





Fonte:Preview del 04 Febbraio 2009
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Art32: ”viene facilitata l`aggressione del loro patrimonio immobiliare: riducendo da 8mila a 5mila euro il limite di importo al di sotto del quale l`agente della riscossione non può procedere all`espropriazione immobiliare”.


Di A.S.


Roma – Il Codacons ha lanciato ieri l’allarme attraverso un comunicato stampa riguardo all’art 32 contenuto nel testo del decreto legge, decreto anticrisi. Il testo dell’articolo –secondo quanto si legge nel comunicato del Codacons “di fatto danneggia i cittadini alle prese con il Fisco”.
L'articolo in questione - spiega il Codacons - recita testualmente: "viene facilitata l'aggressione del loro patrimonio immobiliare: riducendo da 8mila a 5mila euro il limite di importo al di sotto del quale l'agente della riscossione non può procedere all'espropriazione immobiliare; consentendo di avviare direttamente l'espropriazione (senza preventiva iscrizione di ipoteca) anche quando il credito da riscuotere non supera il 5% del valore dell'immobile da vendere all'asta'.Grazie a questo articolo i contribuenti potrebbero vedersi pignorata la propria casa per debiti da 5mila euro in su. La situazione appare ancora più allarmante se si pensa al fenomeno delle cartelle pazze, che sta imperversando in tutta Italia e che così rischia di determinare espropri per debiti inesistenti o sbagliati.

Proprio per la questione delle cartelle pazze Attilio Befera ed Equitalia – rende noto il comunicato Codacons - finiscono al centro di una interrogazione parlamentare presentata dai Senatori Elio Lannutti e Felice Belisario (IdV) al Ministro dell'economia.
Nell'interrogazione si legge: “per quanto risulta agli interroganti, dal giugno 2008 ad oggi sarebbero state notificate ai cittadini da Equitalia 1,6 milioni di cartelle esattoriali sbagliate; tali cartelle, denominate nel gergo giornalistico "cartelle pazze", recano: ipoteche sugli immobili, imposizioni fiscali su auto e moto, pignoramenti di stipendi e di conti correnti bancari e postali causati dall'irrogazione di sanzioni amministrative derivanti dalla violazione delle norme del Codice della strada già prescritte o annullate dai giudici di pace, ovvero tasse di smaltimento rifiuti richieste tuttavia erroneamente ai proprietari piuttosto che agli affittuari; per quanto consta agli interroganti risulterebbe assai complicato per il contribuente, che si vede recapitare la richiesta di pagamento della cartella esattoriale, contattare direttamente la società Equitalia al fine di chiedere chiarimenti; appare quanto mai inaccettabile che l'accoglimento di un ricorso da parte di un giudice di pace possa rivelarsi nei fatti inutile per un cittadino; per quanto risulta agli interroganti, sarebbero numerose le pronunce di risarcimento dei danni nei confronti di Equitalia che descriverebbero la lesione della situazione giuridica di molti contribuenti, si chiede di sapere: se corrisponda al vero quanto descritto in premessa e in tal caso quali iniziative, anche normative, Il Ministro in indirizzo intenda adottare al riguardo;

se il Governo, alla luce di quanto descritto, non ritenga necessario avviare un'inchiesta finalizzata ad acclarare eventuali responsabilità in capo ai dirigenti di Equitalia S.p.A. e se e quali provvedimenti intenda assumere al fine di tutelare i cittadini contribuenti”.Il Codacons invita intanto i cittadini a segnalare la ricezione di una cartella pazza al blog
http://www.carlorienzi.it/.





Fonte:Preview del 04 Febbraio 2009

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