sabato 1 novembre 2008

NON CI STO PIU'



Ricevo, inviatomi dall'autore, questo sfogo che reputo per molti versi comprensibile, anche se penso sinceramente che le condizione dei nostri movimenti/partiti non sia così disperata o disperante come percepito dall'amico Balìa.
Temo infatti che, comprensibilmente e amaramente, si parta da un presupposto sottointeso, che in questo caso reputo sbagliato, lo stesso presupposto che ci danna da 150 anni.
Personalmente sono un poco più fiducioso, poi forse sbaglierò e in quel caso chiederò venia.
Certo è che c'è molto da migliorare e da lavorare...anche nella comunicazione verso l'esterno.....e di questo non si può certo accusare Balìa. Inoltre gli sfoghi degli amici fanno riflettere e in certi casi una riflessione in più non può che far bene e a volte può anche aiutare a ritrovare la strada perduta fra le nebbie.
(PdSUD ER)

Di Andrea Balìa

Ce l’ho messa tutta. Ho cercato l’equidistanza perché è giusto che il popolo del Sud combatta per sé, per la sua storia ed il suo futuro, e non per ideologie decrepite che ne condizionino il cammino. Ma essere fuori dalle logiche dei vecchi schieramenti non vuol dire però avere i paraocchi e non vedere errori (quando va bene… perché gli errori presuppongono quasi sempre la buona fede!), porcherie, prevaricazioni, bugie ecc… Non si può far finta di niente per timore di essere etichettato come sponsor di chi non condivide nefandezze e conservare un presunto ed ideale “sesso degli angeli”.
Se uno di Sinistra spara “cazzate” (mi si passi il termine) non si può girare la testa altrove per paura d’essere apostrofato come fascista; in egual modo se uno o più di Destra come singolo esponente o rappresentante governativo fa leggi o dice cose gravi (anche contro il Sud!), ecc… non si può altresì fingere o produrre solo silenzio per evitarsi l’appellativo di comunista o sinistrorso. E basta! Basta cari compatrioti del Sud!
Il Presidente del Consiglio dice che non c’è dialogo, però : fa con i suoi amici una legge (tipo quella della scuola, dove solo la Campania vedrà circa 500 scuole chiuse! Lo ricordino i meridionalisti!), e se si protesta egli sostiene (senza voler manco modificare – fosse solo per diplomazia – una virgola) che sono gli altri a non voler dialogare. Dicono di aver fatto il decreto per eliminare le baronìe e gli sprechi? Benissimo, intervengano miratamene ma senza sparare nel mucchio! Il pur troppo silente Presidente Napolitano gli fa notare che la prossima legge elettorale dovrebbe contemplare le preferenze (e mi sembra il minimo, oltre che ovvio per una democrazia degna di tal nome!), e che lo sbarramento al 5% è troppo alto (meditate nascenti forze meridionaliste…!), ed egli (che si lamenta dell’impossibilità di dialogo) cosa risponde : ciccia! E così, prendere o lasciare!
E i nuovi partiti meridionalisti a cui la cosa dovrebbe particolarmente interessare, pur se ancora piccoli ed in gestazione, cosa fanno o dicono : nulla! Direbbero anche, forse (sarò io ad illudermi, mah…), ma stanno zitti perché chi e’ in fase di “struscio”(loro espressione!) con L’MpA che a sua volta è fidanzato nella coalizione governativa e chi sta alleandosi con Alleanza Federalista del leghista Chiappori non vogliono inimicarsi i loro potenti alleati!


E vi/ci sta bene? E’ logico? Avevo o no ragione a temere e criticare questi (per me!) vergognosi apparentamenti, sul cui altare sacrificare la dignità, la verità, e financo qualche interesse meridionale? Cossiga dichiara che va usata la polizia col pugno forte e picchiare tutti (tranne qualche professore anziano!), e tutti zitti! Ho letto solo un accenno di dibattito sul sito sicilianista “a rarika”.
La polizia fa passare un camion di squadristi con mazze e spranghe che produce casino alla manifestazione romana contro il decreto Gelmini? Vengono registrate frasi di poliziotti che dicono . “sono dei nostri e stanno andando contro quei pezzi di merda della sinistra”? Tutti zitti, ma amici.. a Roma c’erano anche i nostri figli, anche quelli apolitici, come oggi è nella maggioranza, e figli anche meridionali, perfino figli di meridionalisti!
E noi, sui nostri siti, giornali e giornaletti, movimenti e pseudo partiti, zitti e mosca. Bisogna fare i puri e si finisce per avallare magagne, porcherie e quant’altro per dimostrarsi angelici o difendere piccoli interessi di bottega politica. Io non ho timore che oggi possano chiamarmi un difensore della sinistra o domani, per avverse motivazioni, un fascista. Basta! Bassolino fino ad ieri era (anche e molto giustamente!) lapidato, ed oggi che va a concordare strategie con Berlusconi cala il silenzio perché attaccando lui si dovrebbe attaccare anche il salvatore della patria!
Io desidero un Sud libero dai pastrocchi della cialtronesca politica italiana; desidero e rivendico la libertà di poter criticare e contestare sia la destra che la sinistra. Spero e mi auguro un futuro Sud che sia costruito sulle idee, la difesa dei nostri costumi e tradizioni, e non figlio di compromessi con formazioni politiche in essere. Reputo e rivendico la critica rispetto alla peggiore delle possibilità che offre l’attuale (comunque e sempre impraticabile) scenario parlamentare italiano : quello di allearsi con chi ha costruito le sue fortune contro il Sud, e con chi è con loro alleato. Mi appare talmente vergognoso pensare di stare (se pur per opportunismo politico) con chi ancora oggi firma leggi contro le nostre terre. Va bene che la politica è sporca, ma c’è un limite!
Vedo siti di questi nascenti partiti che continuano con la manfrina di articoli sulla “cattiva” Lega Nord. Salvo poi ad allearsi con loro o con chi sta con loro. A me sembra una presa per i fondelli, oltre che ad essere di cattivo gusto, eticamente insostenibile, e coincidente con la preparazione d’un suicidio politico : un infanticidio prevedibile, un’eutanasia manco solenne, ma solo triste! Io, ad un meridionalismo di destra camuffato dietro l’improrogabile necessità di visibilità non ci sto!

Questo governo è costituito da forze che hanno nel loro DNA l’antimeridionalismo, ed a me non va bene manco un poco che si possa far “comunella” (come si diceva da bambini dalle nostre parti) con loro.

Il Federalismo, e gli insegnanti al Nord non meridionali, e le scuole chiuse ed i posti d’insegnante in meno (con un Sud più penalizzato in questo), e quelli che pensano a far politica dei nostri cosa fanno? Si alleano con loro! Roba da chiodi. Ho letto tra le ragioni mai chiare e puntuali che ci sarebbe quella che su qualche simbolo di questi gran signori c’è la parolina Sud che tanto ci commuove! Ma scherziamo! Vi sembra una ragione plausibile? E perché non si alleano con le tante altre sigle meridionaliste libere che hanno ovviamente la parola Sud sul loro simbolo? Vallo a capire! Per ora al governo ci sono questi signori e fin quando produrranno porcherie e linguaggi ostili al Sud, desidererei che li si osteggiasse e si desse clamore al loro modo sporco di far politica.

Poi se verranno gli altri e faranno lo stesso bisognerà avere altrettanto fegato per protestare ugualmente.

Come sempre, tanto per cambiare, mi sembra che alla fine abbia ragione Zitara : meglio combattere per andarcene; se per stare in questo casotto che è l’Italia bisogna stare con questa gente, illudendoci d’esserci, allora va rivalutato seriamente il tutto!

Oggi vedo invece un’equidistanza a chiacchiere che mi irrita a cui per dignità ed etica personale non intendo partecipare. Sarò un’inguaribile rompiscatole? Probabile, ma la mattina desidererei continuare a potermi guardare nello specchio dove di fastidioso continuare a trovare riflessi solo gli inevitabili danni del tempo che passa. La sera d’altro canto andare a letto con una coscienza che, se non candida, mi permetta almeno di non essere così disturbato da non poter prender sono. Ognuno, come è ovvio che sia, faccia come crede. Io, lo ripeto , non ci sto piu!
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Ricevo, inviatomi dall'autore, questo sfogo che reputo per molti versi comprensibile, anche se penso sinceramente che le condizione dei nostri movimenti/partiti non sia così disperata o disperante come percepito dall'amico Balìa.
Temo infatti che, comprensibilmente e amaramente, si parta da un presupposto sottointeso, che in questo caso reputo sbagliato, lo stesso presupposto che ci danna da 150 anni.
Personalmente sono un poco più fiducioso, poi forse sbaglierò e in quel caso chiederò venia.
Certo è che c'è molto da migliorare e da lavorare...anche nella comunicazione verso l'esterno.....e di questo non si può certo accusare Balìa. Inoltre gli sfoghi degli amici fanno riflettere e in certi casi una riflessione in più non può che far bene e a volte può anche aiutare a ritrovare la strada perduta fra le nebbie.
(PdSUD ER)

Di Andrea Balìa

Ce l’ho messa tutta. Ho cercato l’equidistanza perché è giusto che il popolo del Sud combatta per sé, per la sua storia ed il suo futuro, e non per ideologie decrepite che ne condizionino il cammino. Ma essere fuori dalle logiche dei vecchi schieramenti non vuol dire però avere i paraocchi e non vedere errori (quando va bene… perché gli errori presuppongono quasi sempre la buona fede!), porcherie, prevaricazioni, bugie ecc… Non si può far finta di niente per timore di essere etichettato come sponsor di chi non condivide nefandezze e conservare un presunto ed ideale “sesso degli angeli”.
Se uno di Sinistra spara “cazzate” (mi si passi il termine) non si può girare la testa altrove per paura d’essere apostrofato come fascista; in egual modo se uno o più di Destra come singolo esponente o rappresentante governativo fa leggi o dice cose gravi (anche contro il Sud!), ecc… non si può altresì fingere o produrre solo silenzio per evitarsi l’appellativo di comunista o sinistrorso. E basta! Basta cari compatrioti del Sud!
Il Presidente del Consiglio dice che non c’è dialogo, però : fa con i suoi amici una legge (tipo quella della scuola, dove solo la Campania vedrà circa 500 scuole chiuse! Lo ricordino i meridionalisti!), e se si protesta egli sostiene (senza voler manco modificare – fosse solo per diplomazia – una virgola) che sono gli altri a non voler dialogare. Dicono di aver fatto il decreto per eliminare le baronìe e gli sprechi? Benissimo, intervengano miratamene ma senza sparare nel mucchio! Il pur troppo silente Presidente Napolitano gli fa notare che la prossima legge elettorale dovrebbe contemplare le preferenze (e mi sembra il minimo, oltre che ovvio per una democrazia degna di tal nome!), e che lo sbarramento al 5% è troppo alto (meditate nascenti forze meridionaliste…!), ed egli (che si lamenta dell’impossibilità di dialogo) cosa risponde : ciccia! E così, prendere o lasciare!
E i nuovi partiti meridionalisti a cui la cosa dovrebbe particolarmente interessare, pur se ancora piccoli ed in gestazione, cosa fanno o dicono : nulla! Direbbero anche, forse (sarò io ad illudermi, mah…), ma stanno zitti perché chi e’ in fase di “struscio”(loro espressione!) con L’MpA che a sua volta è fidanzato nella coalizione governativa e chi sta alleandosi con Alleanza Federalista del leghista Chiappori non vogliono inimicarsi i loro potenti alleati!


E vi/ci sta bene? E’ logico? Avevo o no ragione a temere e criticare questi (per me!) vergognosi apparentamenti, sul cui altare sacrificare la dignità, la verità, e financo qualche interesse meridionale? Cossiga dichiara che va usata la polizia col pugno forte e picchiare tutti (tranne qualche professore anziano!), e tutti zitti! Ho letto solo un accenno di dibattito sul sito sicilianista “a rarika”.
La polizia fa passare un camion di squadristi con mazze e spranghe che produce casino alla manifestazione romana contro il decreto Gelmini? Vengono registrate frasi di poliziotti che dicono . “sono dei nostri e stanno andando contro quei pezzi di merda della sinistra”? Tutti zitti, ma amici.. a Roma c’erano anche i nostri figli, anche quelli apolitici, come oggi è nella maggioranza, e figli anche meridionali, perfino figli di meridionalisti!
E noi, sui nostri siti, giornali e giornaletti, movimenti e pseudo partiti, zitti e mosca. Bisogna fare i puri e si finisce per avallare magagne, porcherie e quant’altro per dimostrarsi angelici o difendere piccoli interessi di bottega politica. Io non ho timore che oggi possano chiamarmi un difensore della sinistra o domani, per avverse motivazioni, un fascista. Basta! Bassolino fino ad ieri era (anche e molto giustamente!) lapidato, ed oggi che va a concordare strategie con Berlusconi cala il silenzio perché attaccando lui si dovrebbe attaccare anche il salvatore della patria!
Io desidero un Sud libero dai pastrocchi della cialtronesca politica italiana; desidero e rivendico la libertà di poter criticare e contestare sia la destra che la sinistra. Spero e mi auguro un futuro Sud che sia costruito sulle idee, la difesa dei nostri costumi e tradizioni, e non figlio di compromessi con formazioni politiche in essere. Reputo e rivendico la critica rispetto alla peggiore delle possibilità che offre l’attuale (comunque e sempre impraticabile) scenario parlamentare italiano : quello di allearsi con chi ha costruito le sue fortune contro il Sud, e con chi è con loro alleato. Mi appare talmente vergognoso pensare di stare (se pur per opportunismo politico) con chi ancora oggi firma leggi contro le nostre terre. Va bene che la politica è sporca, ma c’è un limite!
Vedo siti di questi nascenti partiti che continuano con la manfrina di articoli sulla “cattiva” Lega Nord. Salvo poi ad allearsi con loro o con chi sta con loro. A me sembra una presa per i fondelli, oltre che ad essere di cattivo gusto, eticamente insostenibile, e coincidente con la preparazione d’un suicidio politico : un infanticidio prevedibile, un’eutanasia manco solenne, ma solo triste! Io, ad un meridionalismo di destra camuffato dietro l’improrogabile necessità di visibilità non ci sto!

Questo governo è costituito da forze che hanno nel loro DNA l’antimeridionalismo, ed a me non va bene manco un poco che si possa far “comunella” (come si diceva da bambini dalle nostre parti) con loro.

Il Federalismo, e gli insegnanti al Nord non meridionali, e le scuole chiuse ed i posti d’insegnante in meno (con un Sud più penalizzato in questo), e quelli che pensano a far politica dei nostri cosa fanno? Si alleano con loro! Roba da chiodi. Ho letto tra le ragioni mai chiare e puntuali che ci sarebbe quella che su qualche simbolo di questi gran signori c’è la parolina Sud che tanto ci commuove! Ma scherziamo! Vi sembra una ragione plausibile? E perché non si alleano con le tante altre sigle meridionaliste libere che hanno ovviamente la parola Sud sul loro simbolo? Vallo a capire! Per ora al governo ci sono questi signori e fin quando produrranno porcherie e linguaggi ostili al Sud, desidererei che li si osteggiasse e si desse clamore al loro modo sporco di far politica.

Poi se verranno gli altri e faranno lo stesso bisognerà avere altrettanto fegato per protestare ugualmente.

Come sempre, tanto per cambiare, mi sembra che alla fine abbia ragione Zitara : meglio combattere per andarcene; se per stare in questo casotto che è l’Italia bisogna stare con questa gente, illudendoci d’esserci, allora va rivalutato seriamente il tutto!

Oggi vedo invece un’equidistanza a chiacchiere che mi irrita a cui per dignità ed etica personale non intendo partecipare. Sarò un’inguaribile rompiscatole? Probabile, ma la mattina desidererei continuare a potermi guardare nello specchio dove di fastidioso continuare a trovare riflessi solo gli inevitabili danni del tempo che passa. La sera d’altro canto andare a letto con una coscienza che, se non candida, mi permetta almeno di non essere così disturbato da non poter prender sono. Ognuno, come è ovvio che sia, faccia come crede. Io, lo ripeto , non ci sto piu!

2 commenti:

Orazio Vasta ha detto...

http://rarika-radice.blogspot.com/2008/11/e-vomitevole.html

Orazio Vasta ha detto...

"Ho visto quelli del camion biancoaggredire e picchiare i ragazzini"
"Perché il mezzo carico di bastoni è stato lasciato entrare?"
Pubblichiamo la testimonianza di Elena, professoressa precaria di tedesco. Elena (il cognome ci è noto) era in piazza Navona la mattina degli scontri e ha assistito all'intero svolgimento della contestata vicenda.

Sono arrivata a Piazza Navona verso le 10.00.
La zona era presieduta da numerosa polizia e altrettanto numerosi carabinieri,Corso Rinascimento era inaccessibile.
La piazza era piena di ragazzini intorno ai 15 anni. Moltissimi erano pigiati nella stradina della Corsia Agonale che sta proprio davanti a Palazzo Madama.
Sembrava di essere su un autobus all'ora di punta.
Mi sono messa tra una panchina di marmo e un lampione, guardando il Senato; davanti a me, di lato a sinistra, il camion dei Cobas, che erano lì come annunciato.
Non mi piaceva l'atmosfera, gli slogan che sentivo erano privi della freschezza delle ultime manifestazioni.
Alla mia destra vedevo un camioncino bianco che cercava di arrivare proprio alla fine di Corsia Agonale. Sul tetto del camioncino bianco c'erano ragazzi più grandi. Non studenti medi, alcuni sui trenta. Avevano il microfono e molti di loro videocamere. Ricordo perfettamente una biondina, giovanissima, che filmava tutto. Voci rauche e dure. Occhiali a specchio. Dall'altro camion qualcuno improvvisamente ha urlato che stavano caricando. Ho pensato: "La polizia" e ho cercato di calmare le ragazzine che erano intorno a me, dicendo loro di non mettersi a correre, che si sarebbero fatte male. Non mi hanno (giustamente) dato retta e mi hanno scaraventato, cadendomi addosso e in parte calpestandomi, sulla panchina.
Liberata dai corpi che mi stavano addosso, mi sono alzata e li ho visti schizzare intorno a me: ragazzi con il viso coperto e scoperto che con cinghie e fibbie di ferro picchiavano chiunque capitasse loro a tiro. Alcuni di loro usavano i caschi. Ho visto un ragazzo a terra preso a pugni e calci da un gruppo. L'ho visto riuscire ad alzarsi e scappare con il sangue che gli colava dal viso, mentre continuavano a prenderlo a cinghiate. Tremavo come una foglia. Ho iniziato a urlare di smetterla.
Vicino a me un'altra signora, mia coetanea, chiedeva chi fossero quei picchiatori. Ho urlato: "Ma dov'è la polizia? Stanno picchiando dei bambini!!". Dopo è tornata una calma strana. Me ne sarei voluta andare, ma vedendo solo sparuti adulti in quella piazza di adolescenti, non me la sentivo: se dal camioncino bianco avessero attaccato di nuovo, almeno un paio di adulti avrebbero dovuto provare a fermarli.
Gli aggrediti, soprattutto le ragazzine, avrebbero voluto mandarli via. Ho cercato per quello che potevo di calmarle. Avevo paura, per loro e per me: i ragazzotti del camioncino ci avrebbero massacrati.
Così è trascorsa un'ora.
Surreale.
Dal camioncino bianco venivano slogan pesanti, volgari. Mi chiedevo: "Come è possibile che restino qui, che nessuno faccia nulla?". Davanti a me un via-vai particolare: alcuni signori in giacca e cravatta, cinquantenni, uno dei quali con difficoltà di deambulazione e accompagnato da una signora elegante, in pantaloni, completo scuro, provenendo dalla sinistra della piazza, andavano dai ragazzi del camioncino e parlavano con loro. Il signore e la signora mi saranno passati davanti almeno tre volte. Poi ne sono arrivati una decina, in processione, vestiti sportivi, tra i quaranta e i cinquanta. Avevano walkie-talkie. Hanno parlato con i giovanotti del camioncino bianco e poi se ne sono andati.
Poco è arrivata un'autombulanza vuota, dalla destra della piazza, che si è messa dietro il camioncino bianco, che piano piano è partito e, superando il camion dei Cobas, se ne è andato, seguito da una trentina di ragazzi che urlavano. Dietro di loro l'autombulanza vuota. Ho pensato: "Finalmente se ne vanno, scortati".
Mi sono diretta verso Corso Vittorio Emanuele per tornare a casa e ho visto arrivare un corteo.
In soccorso dei picchiati di prima, ho pensato.
Ho urlato: "Quei violenti se ne sono andati!!".
Ma poi da lontano ho visto che non erano stati mandati via del tutto. Erano stati solo spostati dall'altro lato della piazza. Cosa è successo dopo è noto.
Mi chiedo:
- Come è stato possibile che in Piazza Navona, piena di ragazzini e ragazzine pacifiche, sia un camioncino pieno di bastoni e spranghe? Perché la polizia che pure aveva blindato la zona non ha controllato?
- Perché le forze dell'ordine non sono intervenute mentre degli adolescenti inermi venivano picchiati da energumeni con cinghie e caschi?
- Chi era il signore in giacca e cravatta con un evidente problema di deambulazione, accompagnato da signora in completo scuro, che più volte e per lungo tempo si è intrattenuto con i giovani del camioncino bianco?
- Chi erano gli altri signori, vestiti sempre con giacca e cravatta, che pure hanno conversato con loro?
- Chi erano i signori con i walkie-talkie?
- Perché è stata mandata un'autombulanza in piazza per scortare il camioncino bianco e i giovani che stavano nelle sue immediate vicinanze, ma alla fine non è stato fatto uscire del tutto?
(1 novembre 2008)
Fonte :la repubblica
Pubblicato da Orazio Vasta

 
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