mercoledì 29 ottobre 2008

COMMOSSA COMMEMORAZIONE DEL CENTENARIO DEL TERREMOTO DI MESSINA E REGGIO CALABRIA........A NEW YORK....

Può capitare di entrare nella stazione centrale di New York e
rimanere colpiti dallo scoprire una intera sezione della hall della stazione (niente a che vedere con le nostre stazioni, un salotto di pulizia ed eleganza tanto per intenderci), dedicata alla commemorazione del terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908 con filmati che girano su televisori e plasma , grandi pannelli esplicativi, modellini della nave americana che per prima giunse sul posto con gli aiuti, bandiere, gallerie fotografiche e tanto altro.
.
Tornati a casa controllare su google e trovare questo riferimento esplicativo:
"Columbus Day, scelto filmato Gensitaliaca terremoto di Messina.

La Columbus Citizen Foundation ha scelto il filmato dell'Associazione culturale Gens Italica network per ricordare, nell'ambito degli incontri ufficiali del Columbus Day, il terremoto di Messina del 1908. Lo rende noto un comunicato della stessa Associazione. Gens Italica e' attualmente presente a New York nell'esposizione alla Vanderbilt Hall della Grand Central Station con uno stand multimediale che unisce al ricordo della catastrofe del secolo scorso il racconto di storie italiane di successo nei campi della cultura e della creativita'. Lo stand, fino al 19 ottobre alla Mostra del Columbus Day, ha registrato un elevato numero di visitatori e gli organizzatori, che hanno ottenuto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Regione Siciliana, porteranno la loro produzione multimediale nei principali Paesi che diedero il loro contributo alle popolazioni colpite dal sisma e all'interno delle manifestazioni per il centenario del terremoto che verranno organizzate a Messina e a Reggio Calabria."
(Fonte ferruccioformentini.blogspot.)
.
Alcune considerazioni vengono alla mente:
Non so se arrivò a soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto per prima una nave americana o russa, e nemmeno mi interessa, verso questi marinai si può solo provare riconoscenza e ringraziamento, so però chi arrivò per ultimo a portare disorganizzati soccorsi : i savoiardi.
Ho letto recentemente che un politico siciliano si lamenta di non avere avuto fondi dal governo per commemorare con un evento adeguato i cento anni dal terremoto.
Vorrei solo ricordare che, a imperitura vergogna di questo paese, molte delle baracche costruite dai marinai americani cent'anni fa sono ancora in piedi, la ricostruzione ancora non è avvenuta del tutto, perciò i fondi , che comunque non saranno assegnati, sarebbe stato forse meglio dichiarare di volerli impiegare per ricostruire le case, visto che più di tremila messinesi nelle baracche ci hanno vissuto e ancora ci vivono, nell’anno domini 2008, a cent’anni dal sisma.
I quartieri dell’Annunziata, del Fondo De Paquale o di Giostra, sono come le stratificazioni geologiche della storia d’Italia, della sua classe politica siciliana e no, del suo raccapricciante squallore.

Una domanda sorge spontanea : ma le migliaia di cittadini newyorchesi che quotidianamente passano di fianco o visitano la mostra se sapessero che a cent'anni dal terremoto tremila messinesi vivono ancora nelle baracche cosa penserebbero dei nostri governanti?
E cosa penserebbero di noi che continuiamo a sopportarli e ad eleggerli?!


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Può capitare di entrare nella stazione centrale di New York e
rimanere colpiti dallo scoprire una intera sezione della hall della stazione (niente a che vedere con le nostre stazioni, un salotto di pulizia ed eleganza tanto per intenderci), dedicata alla commemorazione del terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908 con filmati che girano su televisori e plasma , grandi pannelli esplicativi, modellini della nave americana che per prima giunse sul posto con gli aiuti, bandiere, gallerie fotografiche e tanto altro.
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Tornati a casa controllare su google e trovare questo riferimento esplicativo:
"Columbus Day, scelto filmato Gensitaliaca terremoto di Messina.

La Columbus Citizen Foundation ha scelto il filmato dell'Associazione culturale Gens Italica network per ricordare, nell'ambito degli incontri ufficiali del Columbus Day, il terremoto di Messina del 1908. Lo rende noto un comunicato della stessa Associazione. Gens Italica e' attualmente presente a New York nell'esposizione alla Vanderbilt Hall della Grand Central Station con uno stand multimediale che unisce al ricordo della catastrofe del secolo scorso il racconto di storie italiane di successo nei campi della cultura e della creativita'. Lo stand, fino al 19 ottobre alla Mostra del Columbus Day, ha registrato un elevato numero di visitatori e gli organizzatori, che hanno ottenuto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Regione Siciliana, porteranno la loro produzione multimediale nei principali Paesi che diedero il loro contributo alle popolazioni colpite dal sisma e all'interno delle manifestazioni per il centenario del terremoto che verranno organizzate a Messina e a Reggio Calabria."
(Fonte ferruccioformentini.blogspot.)
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Alcune considerazioni vengono alla mente:
Non so se arrivò a soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto per prima una nave americana o russa, e nemmeno mi interessa, verso questi marinai si può solo provare riconoscenza e ringraziamento, so però chi arrivò per ultimo a portare disorganizzati soccorsi : i savoiardi.
Ho letto recentemente che un politico siciliano si lamenta di non avere avuto fondi dal governo per commemorare con un evento adeguato i cento anni dal terremoto.
Vorrei solo ricordare che, a imperitura vergogna di questo paese, molte delle baracche costruite dai marinai americani cent'anni fa sono ancora in piedi, la ricostruzione ancora non è avvenuta del tutto, perciò i fondi , che comunque non saranno assegnati, sarebbe stato forse meglio dichiarare di volerli impiegare per ricostruire le case, visto che più di tremila messinesi nelle baracche ci hanno vissuto e ancora ci vivono, nell’anno domini 2008, a cent’anni dal sisma.
I quartieri dell’Annunziata, del Fondo De Paquale o di Giostra, sono come le stratificazioni geologiche della storia d’Italia, della sua classe politica siciliana e no, del suo raccapricciante squallore.

Una domanda sorge spontanea : ma le migliaia di cittadini newyorchesi che quotidianamente passano di fianco o visitano la mostra se sapessero che a cent'anni dal terremoto tremila messinesi vivono ancora nelle baracche cosa penserebbero dei nostri governanti?
E cosa penserebbero di noi che continuiamo a sopportarli e ad eleggerli?!


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