venerdì 29 agosto 2008

Gli studenti rispondono: appuntamento a ottobre per dire "no" al voto in condotta



Un no secco alla reintroduzione del voto in condotta quello dell''Unione degli Studenti che ''ribadisce la propria profonda contrarieta' a questo provvedimento, che ribalta uno dei principi fondamentali del nostro Statuto degli Studenti e delle Studentesse, cancellando in un solo colpo i risultati di decenni di lotte studentesche per il primato del profitto e della qualita' dell'insegnamento'' e annuncia una mobilitazione per ottobre.

''Ci opponiamo al voto di condotta -spiegano gli studenti- in quanto crediamo in una scuola che sia basata sulla partecipazione degli studenti e sull'inclusione costruttiva delle marginalita', non in una scuola che, con un impressionante balzo indietro ai Decreti Regi, sa rispondere alla violenza ed al bullismo solo con la repressione''.
''Ci sentiamo profondamente traditi dal Ministro Gelmini -afferma l'Unione degli Studenti- che aveva promesso un confronto diretto con il Parlamento e con le Associazioni sul Disegno di Legge presentato a luglio.
Ci troviamo oggi con un decreto gia' approvato, non motivato da alcuna urgenza, con il solo scopo di escludere qualsiasi dibattito.
Ma non staremo a guardare -annunciano gli studenti- a chi ci vuole farci tacere risponderemo ad inizio ottobre con una grande mobilitazione nazionale''.
Fonte: adnkronos
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Un no secco alla reintroduzione del voto in condotta quello dell''Unione degli Studenti che ''ribadisce la propria profonda contrarieta' a questo provvedimento, che ribalta uno dei principi fondamentali del nostro Statuto degli Studenti e delle Studentesse, cancellando in un solo colpo i risultati di decenni di lotte studentesche per il primato del profitto e della qualita' dell'insegnamento'' e annuncia una mobilitazione per ottobre.

''Ci opponiamo al voto di condotta -spiegano gli studenti- in quanto crediamo in una scuola che sia basata sulla partecipazione degli studenti e sull'inclusione costruttiva delle marginalita', non in una scuola che, con un impressionante balzo indietro ai Decreti Regi, sa rispondere alla violenza ed al bullismo solo con la repressione''.
''Ci sentiamo profondamente traditi dal Ministro Gelmini -afferma l'Unione degli Studenti- che aveva promesso un confronto diretto con il Parlamento e con le Associazioni sul Disegno di Legge presentato a luglio.
Ci troviamo oggi con un decreto gia' approvato, non motivato da alcuna urgenza, con il solo scopo di escludere qualsiasi dibattito.
Ma non staremo a guardare -annunciano gli studenti- a chi ci vuole farci tacere risponderemo ad inizio ottobre con una grande mobilitazione nazionale''.
Fonte: adnkronos

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