martedì 12 agosto 2008

CLAMOROSO A GAETA !! CIANO INCONTRA IL DUCA D'AOSTA CHE CHIEDERA' SCUSA AL SUD....


I nostri più vivi complimenti ad Antonio Ciano, un uomo davanti al cui carisma e ai cui argomenti il Duca D' Aosta non ha potuto replicare, preannunciando le scuse scritte a tutto il Sud. (PdSUD ER)

Miracolo di Porto Salvo: scoppia la pace tra Antonio Ciano e Amedeo di Savoia.
Un abbraccio sotto gli occhi di vescovo e sindaco sancisce il disgelo tra l'assessore anti-Savoia e l'erede di un ramo della dinastia.

Ieri, sul Pontone che ospitava la Madonna di Porto Salvo, forse, si è verificato un miracolo.

Il Duca Amedeo d'Aosta si è riconciliato con la città e con il Brigante del Sud, l'assessore al Demanio Antonio Ciano.

Appena a bordo, si sentiva nell'aria un gelo incredibile, la presenza di un Duca e per giunta della famiglia Savoia, ma non del ramo Carignano, ha destato preoccupazione.

Ciano, circondato dai suoi era inquieto, forse avrebbe avuto la voglia di andargli incontro e di dirgli che la sua presenza a bordo non era gradita, anche perchè molti gaetani erano stati esclusi dall'imbarco. Qualche potente aveva invitato il Duca. Marcello Caliman è stato il collante del bel gesto, si è avvicinato all'assessore Ciano chiedendogli di soprassedere da gesti inconsulti, ma che il Duca avrebbe desiderato conoscerlo.

Ciano si è presentato al Duca Amedeo D'Aosta e gli ha riferito che la presenza di un Savoia a Gaeta non era ben accolta dalla città, perchè una ferita profonda 147 anni non è facile rimarginarla.
Nel 1860 Gaeta fu attaccata senza dichiarazione di guerra dall'esercito piemontese, vi furono oltre 5 mila morti, la città massacrata da 160 mila bombe, e una diaspora migratoria senza soluzione di continuità ne è stata la conseguenza; nel 1943 la città fu di nuovo massacrata dalle mine fasciste e tedesche con oltre 1800 morti.

La città- ha continuato Ciano- chiederà ai discendenti, i danni per la distruzione e l'assedio del 1860-61.

Il Duca Amedeo d'Aosta è rimasto intedetto per qualche secondo, poi ha risposto che lui non c'entrava con gli accadimenti e se poteva fare qualcosa per una riconciliazione.

La risposta di Ciano è stata secca- Lei può fare molto- se è vero che i peccati dei padri non devono scontarli i figli, è vero pure che chi prende l'eredità debba pagare anche i debiti. I Savoia carignano pagheranno il giusto per i danni dell'assedio, lei potrebbe chiedere le scuse per i torti subiti da tutto il sud per quella invasione senza dichiarazione di Guerra.

Il Duca d'Aosta si è detto disposto a farlo, stringendo la mano all'Assessore Ciano, e subito si è levato un applauso che dal Pontone si è levato alto, raggiungendo il Sud, stretta di mano che poi si è trasformata in un abbraccio.

C'era stato il disgelo, dopo questo episodio, al duca gli è stato presentato il Sindaco, Dott. Raimondi che gli ha dato il benvenuto a bordo e tutti si sono accalcati presso i due protagonisti dello storico incontro.
Il Duca Amedeo D'Aosta aspetta i libri di Ciano contro il risorgimento, l'assessore aspetta le scuse scritte. Ecco l'evento che ha partorito la festa della Madonna di porto Salvo, sotto la guida dell'arcivescovo di Gaeta.
Forse è stato tutto combinato dalla Provvidenza.
Ma nelle acque del golfo c'è stato questo miracolo.

Il Partito del Sud
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I nostri più vivi complimenti ad Antonio Ciano, un uomo davanti al cui carisma e ai cui argomenti il Duca D' Aosta non ha potuto replicare, preannunciando le scuse scritte a tutto il Sud. (PdSUD ER)

Miracolo di Porto Salvo: scoppia la pace tra Antonio Ciano e Amedeo di Savoia.
Un abbraccio sotto gli occhi di vescovo e sindaco sancisce il disgelo tra l'assessore anti-Savoia e l'erede di un ramo della dinastia.

Ieri, sul Pontone che ospitava la Madonna di Porto Salvo, forse, si è verificato un miracolo.

Il Duca Amedeo d'Aosta si è riconciliato con la città e con il Brigante del Sud, l'assessore al Demanio Antonio Ciano.

Appena a bordo, si sentiva nell'aria un gelo incredibile, la presenza di un Duca e per giunta della famiglia Savoia, ma non del ramo Carignano, ha destato preoccupazione.

Ciano, circondato dai suoi era inquieto, forse avrebbe avuto la voglia di andargli incontro e di dirgli che la sua presenza a bordo non era gradita, anche perchè molti gaetani erano stati esclusi dall'imbarco. Qualche potente aveva invitato il Duca. Marcello Caliman è stato il collante del bel gesto, si è avvicinato all'assessore Ciano chiedendogli di soprassedere da gesti inconsulti, ma che il Duca avrebbe desiderato conoscerlo.

Ciano si è presentato al Duca Amedeo D'Aosta e gli ha riferito che la presenza di un Savoia a Gaeta non era ben accolta dalla città, perchè una ferita profonda 147 anni non è facile rimarginarla.
Nel 1860 Gaeta fu attaccata senza dichiarazione di guerra dall'esercito piemontese, vi furono oltre 5 mila morti, la città massacrata da 160 mila bombe, e una diaspora migratoria senza soluzione di continuità ne è stata la conseguenza; nel 1943 la città fu di nuovo massacrata dalle mine fasciste e tedesche con oltre 1800 morti.

La città- ha continuato Ciano- chiederà ai discendenti, i danni per la distruzione e l'assedio del 1860-61.

Il Duca Amedeo d'Aosta è rimasto intedetto per qualche secondo, poi ha risposto che lui non c'entrava con gli accadimenti e se poteva fare qualcosa per una riconciliazione.

La risposta di Ciano è stata secca- Lei può fare molto- se è vero che i peccati dei padri non devono scontarli i figli, è vero pure che chi prende l'eredità debba pagare anche i debiti. I Savoia carignano pagheranno il giusto per i danni dell'assedio, lei potrebbe chiedere le scuse per i torti subiti da tutto il sud per quella invasione senza dichiarazione di Guerra.

Il Duca d'Aosta si è detto disposto a farlo, stringendo la mano all'Assessore Ciano, e subito si è levato un applauso che dal Pontone si è levato alto, raggiungendo il Sud, stretta di mano che poi si è trasformata in un abbraccio.

C'era stato il disgelo, dopo questo episodio, al duca gli è stato presentato il Sindaco, Dott. Raimondi che gli ha dato il benvenuto a bordo e tutti si sono accalcati presso i due protagonisti dello storico incontro.
Il Duca Amedeo D'Aosta aspetta i libri di Ciano contro il risorgimento, l'assessore aspetta le scuse scritte. Ecco l'evento che ha partorito la festa della Madonna di porto Salvo, sotto la guida dell'arcivescovo di Gaeta.
Forse è stato tutto combinato dalla Provvidenza.
Ma nelle acque del golfo c'è stato questo miracolo.

Il Partito del Sud

1 commento:

Orazio Vasta ha detto...

una nota:il Duca d'Aosta sembra intenzionato a chiedere scusa ai popoli del Sud per le malefatte dei Savoia...leggerà i libri di Antonio Ciano...Miracolo della Madonna a Gaeta? Per favore,non mischiamo il sacro con il profano,Maria Vergine con i Savoia! Per favore,amici del Partito del Sud, abbracciate chi volete,ma senza bestemmiare!

Fraternamente,Orazio Vasta.

 
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