lunedì 3 marzo 2008

La nuova sfida di Antonio Ciano


Antonio Ciano lancia un'altra delle sue sfide impossibili.

Lo scrittore meridionalista, fondatore di telestreet, promuove dal golfo di Gaeta la sua ennesima crociata. La notizia è che il Partito del Sud sarà presente, in alcune regioni italiane, alle prossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile. Candidato premier è stato scelto Antonio Ciano, presidente pro tempore della formazione politica, fondata proprio a Gaeta l'8 dicembre 2007.
Attualmente Ciano ricopre l'incarico di assessore al Demanio della giunta Raimondi, che aveva appoggiato alle scorse comunali con la sua lista "Riprendiamoci Gaeta". Lista che ha eletto nel consiglio comunale di Gaeta due consiglieri, che successivamente hanno aderito al Partito del Sud. Da lui partì nei mesi scorsi la proposta, favorevolmente accolta anche dal sindaco, di portare in Tribunale i discendenti dell'ex famiglia reale Savoia per i danni di guerra inflitti alla città di Gaeta nell'assedio che portò all'unità d'Italia.


Ciano ha deposito ieri al Viminale il simbolo della sua lista. E' la prima volta che si presenta alle elezioni nazionali con un programma e un simbolo.


"Il Sud è una colonia padana dal 1861 - dice Ciano - e cercheremo di riscattarci da questa colonizzazione che prima i Savoia ed oggi i partiti di destra e di sinistra ci hanno imposto".


Il programma con cui Ciano si propone, ricalca i suoi storici cavalli di battaglia.


"L'economia che chiamano italiana in realtà è tosco-padana, e i partiti di destra e di sinistra difendono, legittimamente, quegli interessi. La grande e piccola industria, i supermercati, gli ipermercati, le grandi catene alberghiere, turistiche, le assicurazioni, i gruppi editoriali, quelli mediatici, e specialmente le banche appartengono al sistema tosco-padano. I Savoia hanno fatto emigrare 25 milioni di meridionali verso le Americhe e i paesi europei, oggi quella diaspora non si è fermata, continua senza fine".


Perfino l'inno musicale è già pronto,infatti il nostro Ciano ha pronta la sua canzone di battaglia: "Brigante se more".


"Al Sud destra e sinistra hanno dato solo fame ed emigrazione, e da domani, oltre alla Campania, la monnezza rischierà di invadere tutto il Sud se continueremo a votare coloro che ci hanno affamati ed infognati".


Come se non bastasse, i limiti della legge elettorale sono ardui da superare. "Dobbiamo raccogliere duemila firme in nove giorni per ogni circoscrizione, una cosa aberrante e abominevole, mentre loro fanno già campagna elettorale sui maggiori network nazionali".


E se anche il partitito sudista riuscisse a comparire sulle schede elettorali il 13 aprile sarà assai dura, per non dire impossibile, superare la soglia di sbarramento del 4%. Ciano non ha dubbi:

"Il sistema partitico tosco-padano ha imposto una dittatura, mettono bavagli insopportabili per una vera democrazia".


Brani tratti da : TF
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Antonio Ciano lancia un'altra delle sue sfide impossibili.

Lo scrittore meridionalista, fondatore di telestreet, promuove dal golfo di Gaeta la sua ennesima crociata. La notizia è che il Partito del Sud sarà presente, in alcune regioni italiane, alle prossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile. Candidato premier è stato scelto Antonio Ciano, presidente pro tempore della formazione politica, fondata proprio a Gaeta l'8 dicembre 2007.
Attualmente Ciano ricopre l'incarico di assessore al Demanio della giunta Raimondi, che aveva appoggiato alle scorse comunali con la sua lista "Riprendiamoci Gaeta". Lista che ha eletto nel consiglio comunale di Gaeta due consiglieri, che successivamente hanno aderito al Partito del Sud. Da lui partì nei mesi scorsi la proposta, favorevolmente accolta anche dal sindaco, di portare in Tribunale i discendenti dell'ex famiglia reale Savoia per i danni di guerra inflitti alla città di Gaeta nell'assedio che portò all'unità d'Italia.


Ciano ha deposito ieri al Viminale il simbolo della sua lista. E' la prima volta che si presenta alle elezioni nazionali con un programma e un simbolo.


"Il Sud è una colonia padana dal 1861 - dice Ciano - e cercheremo di riscattarci da questa colonizzazione che prima i Savoia ed oggi i partiti di destra e di sinistra ci hanno imposto".


Il programma con cui Ciano si propone, ricalca i suoi storici cavalli di battaglia.


"L'economia che chiamano italiana in realtà è tosco-padana, e i partiti di destra e di sinistra difendono, legittimamente, quegli interessi. La grande e piccola industria, i supermercati, gli ipermercati, le grandi catene alberghiere, turistiche, le assicurazioni, i gruppi editoriali, quelli mediatici, e specialmente le banche appartengono al sistema tosco-padano. I Savoia hanno fatto emigrare 25 milioni di meridionali verso le Americhe e i paesi europei, oggi quella diaspora non si è fermata, continua senza fine".


Perfino l'inno musicale è già pronto,infatti il nostro Ciano ha pronta la sua canzone di battaglia: "Brigante se more".


"Al Sud destra e sinistra hanno dato solo fame ed emigrazione, e da domani, oltre alla Campania, la monnezza rischierà di invadere tutto il Sud se continueremo a votare coloro che ci hanno affamati ed infognati".


Come se non bastasse, i limiti della legge elettorale sono ardui da superare. "Dobbiamo raccogliere duemila firme in nove giorni per ogni circoscrizione, una cosa aberrante e abominevole, mentre loro fanno già campagna elettorale sui maggiori network nazionali".


E se anche il partitito sudista riuscisse a comparire sulle schede elettorali il 13 aprile sarà assai dura, per non dire impossibile, superare la soglia di sbarramento del 4%. Ciano non ha dubbi:

"Il sistema partitico tosco-padano ha imposto una dittatura, mettono bavagli insopportabili per una vera democrazia".


Brani tratti da : TF

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