mercoledì 11 gennaio 2017

Nola: come ti sputtano il Sud in tre mosse

-Il governo, che trova miliardi per salvare le banche, contemporaneamente per mano del ministro Lorenzin da tempo taglia strutture e posti letto su scala locale e nazionale portando le strutture più piccole e con meno risorse al collasso, guardacaso per prime quelle del Sud dove fra aumento dei ticket, povertà in crescita e tagli strutturali maggiori rispetto ad altre aree del Paese si concentrano i problemi maggiori. Non a caso la Campania, in base a discutibilissimi criteri, ha subito pesanti tagli ai fondi per l’assistenza sanitaria e l'ospedale di Nola non rappresenta un caso isolato.

-De Luca che - a detta del sindaco di Nola-dovrebbe "garantire più servizi, a cominciare dalla cardiologia interventistica, tac, risonanze e soprattutto più medici, in primis gli ortopedici", nell'ultimo periodo ha evidentemente avuto altre priorità da garantire, fra luci natalizie e fritture.
Ora di fronte al montare del caso mediatico annuncia draconiani rimedi, scivolando spesso sulla demagogia, minaccia il licenziamento di medici, dimenticando però che i dirigenti di ospedali e Asl li nomina la Regione.

-I media nazionali a cui non pare vero di amplificare, cavalcare e presentare il caso come l'ennesimo esempio di mala gestione sanitaria e spreco di un Sud terzo mondo, come da foto del pronto soccorso, e che ben si guardano dall'approfondire le reali cause della situazione.

Così in disperata ricerca di un capro espiatorio a cui addossare ogni colpa il Presidente De Luca sospende medici che hanno la sola colpa di essersi "arrangiati" nell'interesse della vita stessa dei malati. Mentre a poche ore di distanza il ministro Lorenzin "scarica" lo stesso  Presidente , che a dicembre contro il parere dello stesso  ministro era subentrato come commissario al posto dei tecnici, solidarizzando con i medici e addossando la colpa del misfatto proprio a problemi organizzativi regionali. Nelle stesse ore l' Ordine dei Medici della Campania interviene sulle azioni intraprese nei confronti dei medici ritenuti responsabili dicendosi «preoccupati e indignati di processi sommari che appaiono dai resoconti di stampa su medici in assenza delle doverose motivazioni. Ricordando che gli Ordini dei Medici – ricorda il portavoce della Federazione - sono organi ausiliari dello Stato e per questo pretendiamo che ci vengano rese note le motivazioni che hanno portato alle sospensioni o peggio a minacce di licenziamento. Queste motivazioni le attendiamo perché serviranno ad adottare se fosse il caso i doverosi e conseguenti procedimenti disciplinari. Se però queste motivazioni non esistessero, allora qualcuno dovrà chiedere scusa a tutti i medici campani».

In attesa del responso degli ispettori ministeriali, che arriverà coi dovuti tempi, non resta che l'ennesimo caso mediatico contro il Sud su cui andranno a nozze opinionisti televisivi e politicanti per i mesi a venire e che giustificheranno, viste anche le mosse inconsulte fatte dal Presidente De Luca, ulteriori tagli al Sud in un circolo vizioso da tempo collaudato che vorrebbero senza fine.

Natale Cuccurese
Presidente Nazionale Partito del Sud





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-Il governo, che trova miliardi per salvare le banche, contemporaneamente per mano del ministro Lorenzin da tempo taglia strutture e posti letto su scala locale e nazionale portando le strutture più piccole e con meno risorse al collasso, guardacaso per prime quelle del Sud dove fra aumento dei ticket, povertà in crescita e tagli strutturali maggiori rispetto ad altre aree del Paese si concentrano i problemi maggiori. Non a caso la Campania, in base a discutibilissimi criteri, ha subito pesanti tagli ai fondi per l’assistenza sanitaria e l'ospedale di Nola non rappresenta un caso isolato.

-De Luca che - a detta del sindaco di Nola-dovrebbe "garantire più servizi, a cominciare dalla cardiologia interventistica, tac, risonanze e soprattutto più medici, in primis gli ortopedici", nell'ultimo periodo ha evidentemente avuto altre priorità da garantire, fra luci natalizie e fritture.
Ora di fronte al montare del caso mediatico annuncia draconiani rimedi, scivolando spesso sulla demagogia, minaccia il licenziamento di medici, dimenticando però che i dirigenti di ospedali e Asl li nomina la Regione.

-I media nazionali a cui non pare vero di amplificare, cavalcare e presentare il caso come l'ennesimo esempio di mala gestione sanitaria e spreco di un Sud terzo mondo, come da foto del pronto soccorso, e che ben si guardano dall'approfondire le reali cause della situazione.

Così in disperata ricerca di un capro espiatorio a cui addossare ogni colpa il Presidente De Luca sospende medici che hanno la sola colpa di essersi "arrangiati" nell'interesse della vita stessa dei malati. Mentre a poche ore di distanza il ministro Lorenzin "scarica" lo stesso  Presidente , che a dicembre contro il parere dello stesso  ministro era subentrato come commissario al posto dei tecnici, solidarizzando con i medici e addossando la colpa del misfatto proprio a problemi organizzativi regionali. Nelle stesse ore l' Ordine dei Medici della Campania interviene sulle azioni intraprese nei confronti dei medici ritenuti responsabili dicendosi «preoccupati e indignati di processi sommari che appaiono dai resoconti di stampa su medici in assenza delle doverose motivazioni. Ricordando che gli Ordini dei Medici – ricorda il portavoce della Federazione - sono organi ausiliari dello Stato e per questo pretendiamo che ci vengano rese note le motivazioni che hanno portato alle sospensioni o peggio a minacce di licenziamento. Queste motivazioni le attendiamo perché serviranno ad adottare se fosse il caso i doverosi e conseguenti procedimenti disciplinari. Se però queste motivazioni non esistessero, allora qualcuno dovrà chiedere scusa a tutti i medici campani».

In attesa del responso degli ispettori ministeriali, che arriverà coi dovuti tempi, non resta che l'ennesimo caso mediatico contro il Sud su cui andranno a nozze opinionisti televisivi e politicanti per i mesi a venire e che giustificheranno, viste anche le mosse inconsulte fatte dal Presidente De Luca, ulteriori tagli al Sud in un circolo vizioso da tempo collaudato che vorrebbero senza fine.

Natale Cuccurese
Presidente Nazionale Partito del Sud





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