venerdì 28 novembre 2014

COPIA COPIARELLA, ASINO ASINELLO.

Di Bruno Pappalardo

Quante volte abbiamo sentito e subito di situazioni dove il ladro controllava derubato?
Quante volte  uomini indagati venivano incaricati ad occupare posti di controllo?
Quante volte abbiamo assistito a queste situazioni, talvolta invisibili, micro criptati abusi, tutti, politicamente o amministrativamente strumentali. Hanno generato, sempre, insostenibili “conflitti di interessi”?
C’eravamo abituati, assuefatti, insomma praticamente, (mi pareva) che tutti fossimo entrati in una bolla d'aria rarefatta e irreale,  in un sonno anodino, allucinante, da cui nessuno riusciva uscirne. Pratica iniziata forse 40 anni addietro – forse in corrispondenza di una maggiore autonomia degli enti Regione, anni ‘70 – ma che ebbe, in appresso, dal ’94 in poi la sua maggiore espansione.
Questo pastrocchio fu cotto  in una sorta di  “ brodo primordiale”  fatto di amici personali e non, sensali, cortigiani leccatori,  banchieri,  mediatori corrotti et cetera che formarono quel progrom di umus energico da cui nacque il cosiddetto “berlusconismo”. 
Da allora codesti abusi furono e sono diventati “normalità” che non significa che la gente  s’è fatta condiscendente, ma solo che non s’é accorta del “vuoto di democrazia” e iniquità insopportabile perché quasi impalpabile.
Oggi assistiamo all’approvazione del  “Jobs Act” del Governo Renzi.  Ne sappiamo abbastanza per aver letto paginate di argomentazioni su quasi tutti i punti.
Ma avete letto anche la relazione della Confindustria redatta in maggio di quest’anno? “proposta per il mercato del lavoro e per la contrattazione”
E’ identica alla legge di Renzi!
Quando si dice identica , si dice che pure le virgole sono le stesse. Quando si dice identiche, si dice “copia-incolla”, leggetelo vi prego …è straordinario!
La Sinistra che si fa dettare il proprio programma,  per il miglioramento delle condizione sociali, psichiche, etiche, di rispetto  dei diritti sul lavoro e quelle  economiche dalla propria naturale “controparte” gli imprenditori, non è possibile. Significa accogliere le sole istanze di una parte dell'universo lavoro in Italia avvilendo l'altra.
Obiettivi:  ridurre i salari e aumento delle ore di lavoro, massima flessibilità contrattuale (Renzi aveva giurato che avrebbe eliminato la giungla delle decine e decine di tipologie di contratto) controllo video dei lavoratori (dicono dei macchinari, perché mai?) eliminazione dell’art.18 (Renzi sosteneva , da un mese a palazzo Ghigi che era un falso problema) e l’eliminazione dell’intero testo del CCNL. Ci sono riusciti.
Agnelli diceva (quando si confrontava con Lama) “la sinistra può fare delle cose che la destra non potrebbe mai fare”  
Aveva ragione, ma non aveva compreso che bisognava solo indossare i vestiti della Sinistra e penetrare nella politica come un erede del cavallo di “TroJa”.

COPIA COPIARELLA,  ASINO ASINELLO, ...tutti giù per terra,… tramortiti!
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Di Bruno Pappalardo

Quante volte abbiamo sentito e subito di situazioni dove il ladro controllava derubato?
Quante volte  uomini indagati venivano incaricati ad occupare posti di controllo?
Quante volte abbiamo assistito a queste situazioni, talvolta invisibili, micro criptati abusi, tutti, politicamente o amministrativamente strumentali. Hanno generato, sempre, insostenibili “conflitti di interessi”?
C’eravamo abituati, assuefatti, insomma praticamente, (mi pareva) che tutti fossimo entrati in una bolla d'aria rarefatta e irreale,  in un sonno anodino, allucinante, da cui nessuno riusciva uscirne. Pratica iniziata forse 40 anni addietro – forse in corrispondenza di una maggiore autonomia degli enti Regione, anni ‘70 – ma che ebbe, in appresso, dal ’94 in poi la sua maggiore espansione.
Questo pastrocchio fu cotto  in una sorta di  “ brodo primordiale”  fatto di amici personali e non, sensali, cortigiani leccatori,  banchieri,  mediatori corrotti et cetera che formarono quel progrom di umus energico da cui nacque il cosiddetto “berlusconismo”. 
Da allora codesti abusi furono e sono diventati “normalità” che non significa che la gente  s’è fatta condiscendente, ma solo che non s’é accorta del “vuoto di democrazia” e iniquità insopportabile perché quasi impalpabile.
Oggi assistiamo all’approvazione del  “Jobs Act” del Governo Renzi.  Ne sappiamo abbastanza per aver letto paginate di argomentazioni su quasi tutti i punti.
Ma avete letto anche la relazione della Confindustria redatta in maggio di quest’anno? “proposta per il mercato del lavoro e per la contrattazione”
E’ identica alla legge di Renzi!
Quando si dice identica , si dice che pure le virgole sono le stesse. Quando si dice identiche, si dice “copia-incolla”, leggetelo vi prego …è straordinario!
La Sinistra che si fa dettare il proprio programma,  per il miglioramento delle condizione sociali, psichiche, etiche, di rispetto  dei diritti sul lavoro e quelle  economiche dalla propria naturale “controparte” gli imprenditori, non è possibile. Significa accogliere le sole istanze di una parte dell'universo lavoro in Italia avvilendo l'altra.
Obiettivi:  ridurre i salari e aumento delle ore di lavoro, massima flessibilità contrattuale (Renzi aveva giurato che avrebbe eliminato la giungla delle decine e decine di tipologie di contratto) controllo video dei lavoratori (dicono dei macchinari, perché mai?) eliminazione dell’art.18 (Renzi sosteneva , da un mese a palazzo Ghigi che era un falso problema) e l’eliminazione dell’intero testo del CCNL. Ci sono riusciti.
Agnelli diceva (quando si confrontava con Lama) “la sinistra può fare delle cose che la destra non potrebbe mai fare”  
Aveva ragione, ma non aveva compreso che bisognava solo indossare i vestiti della Sinistra e penetrare nella politica come un erede del cavallo di “TroJa”.

COPIA COPIARELLA,  ASINO ASINELLO, ...tutti giù per terra,… tramortiti!

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