sabato 4 ottobre 2014

ROMA?... NO SALERNO…!

Di Bruno Pappalardo

La città elemento particellare della società (oggi si parla di quella metropolitana) concorre con le proprie leggi a definire e realizzare una gestione sostenuta da una giustizia positiva. E’ così che si costituisce lo Stato. Parliamo di famiglie , enti locali, associazioni speciali et cetera e con una propria autonomia se pur diminuita dalle norme.  Lo Stato, dunque, dovrebbe esserne  la sintesi.
 Analogamente vale per l’individuo che relativamente all’impianto organico della società ha un suo arbitrio, una sua libertà di azione e di giudizio.
Va da se che il primo non può e non deve essere totalmente assorbito dal primo.
Maggiore è la qualità dello Stato , più alto è il grado di civiltà e libertà di giudizio dell’individuo. La coordinazione degli elementi sociali, infatti, non è cosa semplice da fare rispetto al cerchio di quella individuale, privatistica e legittima.
Nello Stato ideale(anche costituzionale) hanno una autonomia propria i gruppi e gli individui ma la loro  azione deve contribuire mutualmente al fine comune del Bene Comune.
Sfogliatevi qualunque testo di etica. Tutti porranno attenzione ad un grosso nodo mai sciolto che nella vicenda del Sindaco LDM si ripresenta. La propria coscienza deve corrispondere alla morale dello Stato?
LDM è un ex magistrato e dunque conosce la morale e le connessioni con la legge, non v’è dubbio!
LDM è stato uomo scomodo che ha fatto traballare governi e cariche magistrali,    …non v’è dubbio!
LDM è un uomo che vede ( dopo una “assoluzione della procura di Salerno) un lucido disegno contro se steso e questo è visto da  tutti (anche dall’opposizione in Giunta) e napoletani  … non v’è dubbio!
LDM sa bene che esiste un dovere morale ma una è formale e un’altra è quella dell’individuo sociale.
Quella  formale è Il dovere - che non si insegna ma è scritto nella coscienza -(E.Kant) ma è dato tuttavia dalla “Ragione”. Seguire il “dovere”è essere morali ma se lo seguitassimo per seguirlo unicamente per il fine della felicità, la dignità, la perfezione, l’utile voto, ebbene non saremmo morali ma fuori da essa, amorali.
La morale vera è quella autonoma, quella che pone il dovere come assoluto e non quello che viene subordinato al  Fine, ma la morale-dovere non deriva dal Bene ma il Bene dal Dovere!
Ma per LDM quel’è il Bene e il Dovere?
IL Dovere è quello sociologico o positivo ed è nella società stessa! Questa concezione di sentirsi individui sociali  equivale ad avvertire un vincolo ideale necessario che prescinde dal dovere della legalità (nonostante l’appartenenza all’elemento morale) e a riflettere sulla propria coscienza. Questo è un sentimento etico naturale. Se  è naturale e anche razionale. Se viene considerato che è naturale, quel sentimento che l’individuo ha della socialità, sarà anche il senso di quel vincolo, la coscienza dell’obbligazione morale, il sentimento del Dovere.
( a tutti viene in mente B. ma non è possibile alcun paragone, ricco e padrone,amico dei poteri che LDM combatteva e combatte e senza alcun ricavo o guadagno in Borsa)

Ma, dunque, per LDM qual è il dovere vero? E’ quello trascendente del sociale. L’amato popolo e le promesse ad esso rappresentate (non necessariamente ai suoi elettori) I progetti che aveva promesso che sono per avviarsi o terminare, alla promessa di onestà (il non rubare) e trasparenza al riscatto e dignità definitiva e irrinunciabile. Una città che annienta i luoghi comuni mai banditi da Santoro o dai massmediatori unti e grassatori che abitano insulse redazioni, compromessi e scambi.  
Una nuova veste d’oro per festeggiare il matrimonio con la propria coscienza e quella legalità orfana della Giustizia che si chiama  ROMA?... NO, SALERNO…! 


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Di Bruno Pappalardo

La città elemento particellare della società (oggi si parla di quella metropolitana) concorre con le proprie leggi a definire e realizzare una gestione sostenuta da una giustizia positiva. E’ così che si costituisce lo Stato. Parliamo di famiglie , enti locali, associazioni speciali et cetera e con una propria autonomia se pur diminuita dalle norme.  Lo Stato, dunque, dovrebbe esserne  la sintesi.
 Analogamente vale per l’individuo che relativamente all’impianto organico della società ha un suo arbitrio, una sua libertà di azione e di giudizio.
Va da se che il primo non può e non deve essere totalmente assorbito dal primo.
Maggiore è la qualità dello Stato , più alto è il grado di civiltà e libertà di giudizio dell’individuo. La coordinazione degli elementi sociali, infatti, non è cosa semplice da fare rispetto al cerchio di quella individuale, privatistica e legittima.
Nello Stato ideale(anche costituzionale) hanno una autonomia propria i gruppi e gli individui ma la loro  azione deve contribuire mutualmente al fine comune del Bene Comune.
Sfogliatevi qualunque testo di etica. Tutti porranno attenzione ad un grosso nodo mai sciolto che nella vicenda del Sindaco LDM si ripresenta. La propria coscienza deve corrispondere alla morale dello Stato?
LDM è un ex magistrato e dunque conosce la morale e le connessioni con la legge, non v’è dubbio!
LDM è stato uomo scomodo che ha fatto traballare governi e cariche magistrali,    …non v’è dubbio!
LDM è un uomo che vede ( dopo una “assoluzione della procura di Salerno) un lucido disegno contro se steso e questo è visto da  tutti (anche dall’opposizione in Giunta) e napoletani  … non v’è dubbio!
LDM sa bene che esiste un dovere morale ma una è formale e un’altra è quella dell’individuo sociale.
Quella  formale è Il dovere - che non si insegna ma è scritto nella coscienza -(E.Kant) ma è dato tuttavia dalla “Ragione”. Seguire il “dovere”è essere morali ma se lo seguitassimo per seguirlo unicamente per il fine della felicità, la dignità, la perfezione, l’utile voto, ebbene non saremmo morali ma fuori da essa, amorali.
La morale vera è quella autonoma, quella che pone il dovere come assoluto e non quello che viene subordinato al  Fine, ma la morale-dovere non deriva dal Bene ma il Bene dal Dovere!
Ma per LDM quel’è il Bene e il Dovere?
IL Dovere è quello sociologico o positivo ed è nella società stessa! Questa concezione di sentirsi individui sociali  equivale ad avvertire un vincolo ideale necessario che prescinde dal dovere della legalità (nonostante l’appartenenza all’elemento morale) e a riflettere sulla propria coscienza. Questo è un sentimento etico naturale. Se  è naturale e anche razionale. Se viene considerato che è naturale, quel sentimento che l’individuo ha della socialità, sarà anche il senso di quel vincolo, la coscienza dell’obbligazione morale, il sentimento del Dovere.
( a tutti viene in mente B. ma non è possibile alcun paragone, ricco e padrone,amico dei poteri che LDM combatteva e combatte e senza alcun ricavo o guadagno in Borsa)

Ma, dunque, per LDM qual è il dovere vero? E’ quello trascendente del sociale. L’amato popolo e le promesse ad esso rappresentate (non necessariamente ai suoi elettori) I progetti che aveva promesso che sono per avviarsi o terminare, alla promessa di onestà (il non rubare) e trasparenza al riscatto e dignità definitiva e irrinunciabile. Una città che annienta i luoghi comuni mai banditi da Santoro o dai massmediatori unti e grassatori che abitano insulse redazioni, compromessi e scambi.  
Una nuova veste d’oro per festeggiare il matrimonio con la propria coscienza e quella legalità orfana della Giustizia che si chiama  ROMA?... NO, SALERNO…! 


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