lunedì 2 dicembre 2013

ACQUA, FUOCO, …INFERNO

di Bruno Pappalardo

Vorrei parlare di certi insetti.
Esiste una superfamiglia di insetti Coleotteri Polifagi. Hanno antenne con gli ultimi articoli provvisti ciascuno di un processo laminare, e che, nell’insieme, prendono l’aspetto di un ventaglio. Vi appartengono 13 famiglie tra le quali: Giornaruvidi, Mercenarianidi e le Trojogide
La famiglia più numerosa e interessante è dell’ordine Polifagi, ovvero quelli che divorano di tutto, quelli che fanno una ingestione sproporzionata di quantità di cibo. Viene chiamata anche iperfagia connessa a turbe dei meccanismi fisiologici che contribuiscono a regolare l’appetito, insomma dei classici parassiti ma questi, però, insaziabili. 


Con oltre 30.000 specie, di cui 350 nelle riviste nazionali che si interessano particolarmente di Napoli e del Sud ( ma solo in fatti negativissimi come delitti, reati, ‘ndraghetisti, sacracoronaunitaristi, camorristi e inquinamenti, soprattutto quelli falsi)
A quelli veri, esempio la “Terra dei Fuochi”, invece, non danno alcun peso.
L’eccidio etnico, pianificato e studiato come sistema, in Campania e nel Sud, non prende che pochi trafiletti interni dalla sesta pagina,…a volte anche ottava. Ci sarà un perché?
Un rigurgito si è sentito solo qualche settimana fa per un grosso corteo proprio a Napoli.
Un corteo che ne ha precorso un altro tanto da decidere presso la Commissione sicurezza europea non ha creduto di finanziare una parte della bonifica.


Pare che la notizia abbia interessato, per un sol giorno, solo pochi quotidiani.
L’habitat naturale dove crescono e si nascondono questi giornaruvidi sono negli archivi etti delle segreterie politiche, polverosi ne escono e si celano, lasciando le proprie uova negli interstizi murari tra le pareti crepate del Parlamento a Roma. Doveroso, perché vero,…non dire di tutti loro, di farne un sol fascio)
Come agiscono e come possono essere nocivi per l’uomo o in queste prolificate zone di disoccupati del SUD? Come sempre, rastrellando il fondo del barile e per farlo calunniare, diffamare, accusare!
Subito un esempio; l’infame attacco portato, come tanti altri, alla città di Napoli, capitale del Sud (intendo come simbolo) dalla rivista “L’Espresso editando in copertina “bevi Napoli e poi muori” denunciando lo stato delle acque in Campania “TUTTE INQUINATE. ERA FALSO! 


Ecco quei “giornaruvidi “ che seguirono la notizia, arricchendola di particolari e dati insussistenti, sono i classici professionisti della bustarella. Lo scoop-scandalo genere veline inventate è il loro vero cibo. Stesso maniere usate da quella rivista per l’uso vergognoso della copertina (2001-2002) “spacciando” continue foto di donne, troppo osé, per vendere il periodico . Questi venderebbero le madri!
E’ il caso del Manfellotti, il responsabile, che essendo napoletano dovrebbe considerare la propria città come una complessa e difficile realtà ma amata genitrice. 


La scusa adoperata di dare con la sua copertina un colpo-choc per il bene di Napoli e del Sud il Maffellotto la può vendere solo ad un suo simile meridionale juventino ( metafora)
E’proprio vero che i primi nemici del meridione sono proprio quei meridionali obiettivi, lucidi, neutri, indice e pollice; i cosiddetti ascari nascosti nei cuscini gonfi dei salotti dabbene.
De Magistris incontrò il comandante della Sesta Flotta Nato, Ammiraglio Philip Davidson facendo giungere il rapporto sull'acqua condotto dalla Us. Navy che confermava la falsità. Un chiaro disegno per chissà progetti politici-imprenditoriali (mia personale opinione).
Sono quelli che sostengono subdolamente i Riva, i padroni di tutto e servi di se stessi, l’ILVA, ovvero il capitalismo di relazioni che uccide l'Italia e primariamente in maniera drammatica il SUD e generatore di malattie inesorabili ma col dito indice contro la magistratura. Quelli che tacciono.


Chi di questi scriverà di quella madre mezza romana e napoletana, Dove sono i cosiddetti garantisti pronti a difendere il politico di turno e salvarlo dalla galera? Il figlio, il detenuto Federico Perna, le scriveva “Mamma mi stanno uccidendo”. Federico aveva la Cirrosi epatica, epatite C e aveva bisogno di cure urgenti che attendeva da tre anni. La malattia l’aveva contratta in quell’inferno. In carcere, se sei stato un tossico ti odiano perché dai troppo fastidio! Era a Poggioreale. Nessuno ha parlato davanti alle foto orrende di Federico CHE NON AVEVA IL CELLULARE DELLA CANCELLIERI? 


Si abbia il coraggio, da parte di tutti, sostenitori di qualsiasi teoria o fede politica, filosofica o storica, di ammettere il rivoltante, schifoso divario umano e non piagnucoloso degli onesti meridionalisti che reclamano giustizia sulla scelleratezza.



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di Bruno Pappalardo

Vorrei parlare di certi insetti.
Esiste una superfamiglia di insetti Coleotteri Polifagi. Hanno antenne con gli ultimi articoli provvisti ciascuno di un processo laminare, e che, nell’insieme, prendono l’aspetto di un ventaglio. Vi appartengono 13 famiglie tra le quali: Giornaruvidi, Mercenarianidi e le Trojogide
La famiglia più numerosa e interessante è dell’ordine Polifagi, ovvero quelli che divorano di tutto, quelli che fanno una ingestione sproporzionata di quantità di cibo. Viene chiamata anche iperfagia connessa a turbe dei meccanismi fisiologici che contribuiscono a regolare l’appetito, insomma dei classici parassiti ma questi, però, insaziabili. 


Con oltre 30.000 specie, di cui 350 nelle riviste nazionali che si interessano particolarmente di Napoli e del Sud ( ma solo in fatti negativissimi come delitti, reati, ‘ndraghetisti, sacracoronaunitaristi, camorristi e inquinamenti, soprattutto quelli falsi)
A quelli veri, esempio la “Terra dei Fuochi”, invece, non danno alcun peso.
L’eccidio etnico, pianificato e studiato come sistema, in Campania e nel Sud, non prende che pochi trafiletti interni dalla sesta pagina,…a volte anche ottava. Ci sarà un perché?
Un rigurgito si è sentito solo qualche settimana fa per un grosso corteo proprio a Napoli.
Un corteo che ne ha precorso un altro tanto da decidere presso la Commissione sicurezza europea non ha creduto di finanziare una parte della bonifica.


Pare che la notizia abbia interessato, per un sol giorno, solo pochi quotidiani.
L’habitat naturale dove crescono e si nascondono questi giornaruvidi sono negli archivi etti delle segreterie politiche, polverosi ne escono e si celano, lasciando le proprie uova negli interstizi murari tra le pareti crepate del Parlamento a Roma. Doveroso, perché vero,…non dire di tutti loro, di farne un sol fascio)
Come agiscono e come possono essere nocivi per l’uomo o in queste prolificate zone di disoccupati del SUD? Come sempre, rastrellando il fondo del barile e per farlo calunniare, diffamare, accusare!
Subito un esempio; l’infame attacco portato, come tanti altri, alla città di Napoli, capitale del Sud (intendo come simbolo) dalla rivista “L’Espresso editando in copertina “bevi Napoli e poi muori” denunciando lo stato delle acque in Campania “TUTTE INQUINATE. ERA FALSO! 


Ecco quei “giornaruvidi “ che seguirono la notizia, arricchendola di particolari e dati insussistenti, sono i classici professionisti della bustarella. Lo scoop-scandalo genere veline inventate è il loro vero cibo. Stesso maniere usate da quella rivista per l’uso vergognoso della copertina (2001-2002) “spacciando” continue foto di donne, troppo osé, per vendere il periodico . Questi venderebbero le madri!
E’ il caso del Manfellotti, il responsabile, che essendo napoletano dovrebbe considerare la propria città come una complessa e difficile realtà ma amata genitrice. 


La scusa adoperata di dare con la sua copertina un colpo-choc per il bene di Napoli e del Sud il Maffellotto la può vendere solo ad un suo simile meridionale juventino ( metafora)
E’proprio vero che i primi nemici del meridione sono proprio quei meridionali obiettivi, lucidi, neutri, indice e pollice; i cosiddetti ascari nascosti nei cuscini gonfi dei salotti dabbene.
De Magistris incontrò il comandante della Sesta Flotta Nato, Ammiraglio Philip Davidson facendo giungere il rapporto sull'acqua condotto dalla Us. Navy che confermava la falsità. Un chiaro disegno per chissà progetti politici-imprenditoriali (mia personale opinione).
Sono quelli che sostengono subdolamente i Riva, i padroni di tutto e servi di se stessi, l’ILVA, ovvero il capitalismo di relazioni che uccide l'Italia e primariamente in maniera drammatica il SUD e generatore di malattie inesorabili ma col dito indice contro la magistratura. Quelli che tacciono.


Chi di questi scriverà di quella madre mezza romana e napoletana, Dove sono i cosiddetti garantisti pronti a difendere il politico di turno e salvarlo dalla galera? Il figlio, il detenuto Federico Perna, le scriveva “Mamma mi stanno uccidendo”. Federico aveva la Cirrosi epatica, epatite C e aveva bisogno di cure urgenti che attendeva da tre anni. La malattia l’aveva contratta in quell’inferno. In carcere, se sei stato un tossico ti odiano perché dai troppo fastidio! Era a Poggioreale. Nessuno ha parlato davanti alle foto orrende di Federico CHE NON AVEVA IL CELLULARE DELLA CANCELLIERI? 


Si abbia il coraggio, da parte di tutti, sostenitori di qualsiasi teoria o fede politica, filosofica o storica, di ammettere il rivoltante, schifoso divario umano e non piagnucoloso degli onesti meridionalisti che reclamano giustizia sulla scelleratezza.



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