venerdì 8 marzo 2013

DICHIARAZIONI DEL SINDACO DE MAGISTRIS AD AGORA' RAI 3 IN ONDA OGGI 8 MARZO

Riceviamo dall'Ufficio Comunicazione di Luigi De Magistris e pubblichiamo:


Sono stato nell'immediato sul luogo, mentre bruciava tutto, ed ho fatto il magistrato per 15 anni: l'impressione è che si sia trattato di un atto criminale studiato e quindi drammatico. Poi devo aggiungere che, come detto anche in passato, il momento è molto delicato: nelle stagioni di crisi le mafie, avendo liquidità, possono cercare di recuperare terreno. Soprattutto possono tentare di recuperare quel consenso sociale che negli ultimi anni hanno perso”. Lo afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ai microfoni di Agorà in una intervista che andrà in onda domani, 8 marzo, all'interno del programma di Rai Tre. “Si deve stare attenti dunque: quando cresce la disperazione tra la gente, le mani criminali possono farsi avanti. Sono perciò preoccupato, ma anche molto fiducioso: fiducioso per la reazione avuta in queste ore dai napoletani e dall'intero paese”. Secondo de Magistris, “da mesi si registra in città un'aria pesante non solo dovuta alla tensione sociale. Penso ad alcuni tentativi dei mesi scorsi che mi hanno allarmato: il tentativo di far tornare l'emergenza dei rifiuti oppure il caso del gasolio che è stato un atto doloso. Napoli è una città simbolo da diversi punti di vista: può essere il simbolo della riscossa ma, se non si è attenti, può essere anche il simbolo del nuovo affossamento. Se pensano di affossarla, però, dovranno passare sul mio cadavere: io sono napoletano e credo in Napoli, noi non molleremo”. Alla domanda se ci sia un legame fra quanto accaduto a Chiaia e l'incendio di Città della Scienza, il sindaco ha detto: “Ho molta fiducia nella magistratura napoletana perchè molto attrezzata professionalmente. Apparentemente non esiste collegamento, però dal punto di vista investigativo si deve saper leggere questa città, oltre che dal punto di vista politico e sociale. Nei mesi scorsi, al ministro dell'Interno, di cui ho molta stima, e allo stesso presidente della Repubblica, avevo sottolineato le mie preoccupazioni, quindi non lancio allarmi del giorno dopo. E' un momento molto delicato, anche e soprattutto per Napoli, e la storia insegna che nei momenti del conflitto sociale può accadere di tutto. Per questo il mio compito è quello di unire le forze sane e democratiche della città”. Su Città della Scienza, de Magistris spiega: “Per capire cosa rappresentasse Città della Scienza, basta guardare gli occhi dei bambini e dei ragazzi napoletani: era il loro luogo. Perciò è un attacco all'identità della nostra città. Al suo presente e al suo futuro, perchè il futuro è cultura, arte e scienza e bellezza. Ed ecco perchè Napoli sta reagendo ed ecco perchè ci sono stati attestati di solidarietà e vicinanza da parte di tutto il paese: sindaci, associazioni, mondo della cultura e dell'arte. Come già accaduto nella storia, Napoli può essere punto di svolta e di ripartenza in positivo. Ora si deve ricostruire immediatamente: c'è un rapporto ottimo tra le istituzioni, con il presidente della Regione e con il governo che subito è sceso in campo. Ricostruire immediatamente, dunque, meglio di prima e ancor più forte di prima: così saranno i bambini e i ragazzi, di nuovo, ad occupare quel luogo. Come durante le Quattro giornate Napoli organizzò la resistenza al nazifascismo, anche oggi saranno i napoletani a liberare la città dalla cappa del malaffare e da chiunque voglia mettere le mani di nuovo sulla città”.

 -- Marzia Bonacci portavoce Luigi de Magistris



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Riceviamo dall'Ufficio Comunicazione di Luigi De Magistris e pubblichiamo:


Sono stato nell'immediato sul luogo, mentre bruciava tutto, ed ho fatto il magistrato per 15 anni: l'impressione è che si sia trattato di un atto criminale studiato e quindi drammatico. Poi devo aggiungere che, come detto anche in passato, il momento è molto delicato: nelle stagioni di crisi le mafie, avendo liquidità, possono cercare di recuperare terreno. Soprattutto possono tentare di recuperare quel consenso sociale che negli ultimi anni hanno perso”. Lo afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ai microfoni di Agorà in una intervista che andrà in onda domani, 8 marzo, all'interno del programma di Rai Tre. “Si deve stare attenti dunque: quando cresce la disperazione tra la gente, le mani criminali possono farsi avanti. Sono perciò preoccupato, ma anche molto fiducioso: fiducioso per la reazione avuta in queste ore dai napoletani e dall'intero paese”. Secondo de Magistris, “da mesi si registra in città un'aria pesante non solo dovuta alla tensione sociale. Penso ad alcuni tentativi dei mesi scorsi che mi hanno allarmato: il tentativo di far tornare l'emergenza dei rifiuti oppure il caso del gasolio che è stato un atto doloso. Napoli è una città simbolo da diversi punti di vista: può essere il simbolo della riscossa ma, se non si è attenti, può essere anche il simbolo del nuovo affossamento. Se pensano di affossarla, però, dovranno passare sul mio cadavere: io sono napoletano e credo in Napoli, noi non molleremo”. Alla domanda se ci sia un legame fra quanto accaduto a Chiaia e l'incendio di Città della Scienza, il sindaco ha detto: “Ho molta fiducia nella magistratura napoletana perchè molto attrezzata professionalmente. Apparentemente non esiste collegamento, però dal punto di vista investigativo si deve saper leggere questa città, oltre che dal punto di vista politico e sociale. Nei mesi scorsi, al ministro dell'Interno, di cui ho molta stima, e allo stesso presidente della Repubblica, avevo sottolineato le mie preoccupazioni, quindi non lancio allarmi del giorno dopo. E' un momento molto delicato, anche e soprattutto per Napoli, e la storia insegna che nei momenti del conflitto sociale può accadere di tutto. Per questo il mio compito è quello di unire le forze sane e democratiche della città”. Su Città della Scienza, de Magistris spiega: “Per capire cosa rappresentasse Città della Scienza, basta guardare gli occhi dei bambini e dei ragazzi napoletani: era il loro luogo. Perciò è un attacco all'identità della nostra città. Al suo presente e al suo futuro, perchè il futuro è cultura, arte e scienza e bellezza. Ed ecco perchè Napoli sta reagendo ed ecco perchè ci sono stati attestati di solidarietà e vicinanza da parte di tutto il paese: sindaci, associazioni, mondo della cultura e dell'arte. Come già accaduto nella storia, Napoli può essere punto di svolta e di ripartenza in positivo. Ora si deve ricostruire immediatamente: c'è un rapporto ottimo tra le istituzioni, con il presidente della Regione e con il governo che subito è sceso in campo. Ricostruire immediatamente, dunque, meglio di prima e ancor più forte di prima: così saranno i bambini e i ragazzi, di nuovo, ad occupare quel luogo. Come durante le Quattro giornate Napoli organizzò la resistenza al nazifascismo, anche oggi saranno i napoletani a liberare la città dalla cappa del malaffare e da chiunque voglia mettere le mani di nuovo sulla città”.

 -- Marzia Bonacci portavoce Luigi de Magistris



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