venerdì 17 giugno 2011

Prima delibera Giunta de Magistris sui rifiuti (testo integrale)


http://www.youtube.com/watch?v=72ykN9c887I&feature=channel_video_title







I L P R E S I D E N T E

constatata la legalità della riunione, invita la Giunta a trattare l’argomento segnato in oggetto.

Premesso che:

è impegno prioritario dell’amministrazione comunale liberare la città dai rifiuti che la assediano;

la corretta gestione del ciclo dei rifiuti costituisce uno dei principali impegni programmatici dell'amministrazione e richiede l'assunzione di provvedimenti organici finalizzati alla prevenzione e riduzione, alla differenziazione e al massimo recupero di materia dai rifiuti;

per una corretta gestione diventa prioritario e indispensabile

a) la prevenzione e riduzione dei rifiuti, tramite politiche mirate a tutte le tipologie di utenze della città con particolare attenzione alle utenze commerciali del piccolo e grande commercio;

b) estensione della raccolta differenziata, quantitativamente estendendo le raccolte porta a porta e qualitativamente migliorando i servizi già erogati;

c) massimizzare il recupero di materia per rendere effettivamente residuale la frazione indifferenziata;

in questo quadro si ritiene non necessaria la realizzazione dell'inceneritore ( termovalorizzatore) di Napoli est.

Premesso inoltre che:

nelle more della approvazione di un nuovo piano comunale per la raccolta differenziata su tutta la città si rende necessario potenziare e rinforzare le scelte a suo tempo assunte nello sviluppo delle raccolte differenziate con il Piano comunale per l'implementazione e il rilancio della raccolta differenziata approvato dal Consiglio comunale con delibera n. 5 il 6 marzo 2008, e solo parzialmente attuato;

si ritiene fondamentale coinvolgere i soggetti portatori di interessi (in particolar modo le associazioni di cittadini e di categoria);

tutto il ciclo va trattato in modo rinnovato, nella consapevolezza che solo una organica concezione consentirà all'intera filiera di rispondere all'esigenza di avere una città pulita e un ambiente a scala comunale e sovracomunale non inquinato.

Considerato che:

il comune di Napoli ha, come detto, un piano approvato che prevede sostanzialmente due modalità di raccolta differenziata: la prima definita porta a porta che prevede a regime di servire i due terzi della città, e una seconda fondata sul contenitore stradale per l'altro terzo;

detto piano ha avuto solo parziale attuazione sia nella parte relativa alla raccolta porta a porta, sia nella parte relativa alla necessaria dotazione impiantistica di supporto;

ad oggi gli abitanti serviti dal sistema porta a porta sono 146mila così suddivisi:

Colli Aminei, circa 22mila abitanti;

Bagnoli centro, circa 19mila abitanti;

Rione Incis a Ponticelli, circa 11mila abitanti;

Chiaiano, circa 29mila abitanti;

Rione Alto al quartiere Arenella, circa 16mila abitanti;

San Giovanni, circa 32mila abitanti;

Centro direzionale, circa 3mila abitanti;

Scampia circa 14mila abitanti;

del piano approvato non sono state attuate le previsioni anche per quanto riguarda la riduzione dei rifiuti e come detto, per quanto riguarda l'impiantistica di supporto isole ecologiche e impianti di compostaggio;

il comune di Napoli, inoltre, ha approvato con delibera consiliare n. 22 del 12 febbraio 2006 il regolamento per la gestione dei rifiuti;

il comune di Napoli, infine, ha individuato, ma non attuato, con delibera n. 1893 del 24 novembre 2010 le iniziative per la riduzione dei rifiuti, finalizzate all'introduzione di misure strutturali per la riduzione dei rifiuti.

Ritenuto indispensabile avviare una revisione dei piani e dei regolamenti per l'effettivo raggiungimento degli obiettivi posti dall'amministrazione che vuole privilegiare la raccolta di prossimità e si fondano sulla responsabilizzazione dell'utente, con ricadute positive sul decoro urbano per la scomparsa del cassonetto stradale, sulla qualità del rifiuto per la tracciabilità della sua provenienza, sulla emersione dei soggetti conferitori e, infine, sul sistema del costo del servizio e della tariffazione e, al contempo, nelle more, assumere alcune iniziative consistenti:

nell'estensione a nuove aree del sistema porta a porta a partire da subito in modo che la parte di città servita arrivi a 325mila abitanti; in particolare a Posillipo per 23mila abitanti, al completamento del quartiere Scampia per altri 27mila abitanti, al quartiere Vomero per 48mila abitanti, al quartiere Barra per 38mila abitanti e al completamento del quartiere Ponticelli per ulteriori 43mila abitanti

nel potenziamento della raccolta differenziata per le utenze non domestiche;

nel rilancio della realizzazione del sistema impiantistico, a partire dalle isole ecologiche;

nella individuazione di una soluzione temporanea per il conferimento della frazione organica e definitiva per il suo trattamento;

nell'avvio concreto della politica per la riduzione dei rifiuti, fatta di azioni semplici e immediatamente applicabili;

nella revisione del sistema dei controlli per renderli effettivamente efficaci e per aumentarne il valore di dissuasione.

Ritenuto inoltre di dover compiere nelle sedi opportune ogni azione tesa:

a) alla individuazione di una soluzione che escluda la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est, in quanto ritenuto non necessario;

b) alla individuazione nella fase di emergenza, di siti anche sovra-comunali in cui poter conferire il rifiuto residuo dal trattamento degli STIR;

c) alla riconferma dell’accordo regione-comune solo per la parte in cui la regione concedeva al comune l’uso dei suoli di Napoli est per realizzarvi un impianto di trattamento della frazione organica (compostaggio).

Ritenuto di dover rivedere la dotazione impiantistica per quanto riguarda le isole ecologiche, gli impianti di compostaggio e gli altri impianti a servizio anche per quanto riguarda la localizzazione spesso effettuata con i poteri del commissario di Governo per l'emergenza rifiuti in deroga agli strumenti urbanistici comunali per renderla congruente con il nuovo modello di gestione del ciclo dei rifiuti e con le complessive scelte di sviluppo del territorio.

La parte narrativa, i fatti, gli atti citati, le dichiarazioni ivi comprese sono vere e fondate e quindi redatte dai dirigenti dei servizi sotto la propria responsabilità tecnica, per cui sotto tale profilo, gli stessi dirigenti qui di seguito sottoscrivono:

il coordinatore del dipartimento Ambiente

Giuseppe Pulli

il dirigente dell'unità di progetto Gestione dei rifiuti

Pasquale Spalice

DELIBERA

1. Estendere immediatamente, e comunque entro il termine di 90 giorni, il sistema di raccolta porta a porta - attualmente funzionante ai Colli Aminei, a Bagnoli centro, a parte di Ponticelli, a Chiaiano, al Rione Alto, a San Giovanni a Teduccio, al Centro direzionale e in piccola parte di Scampia, per un totale di 146mila abitanti - agli interi quartieri Vomero, Posillipo, Barra, Ponticelli e Scampia per interessare complessivamente 325mila abitanti. Asia Napoli spa, d'intesa con i competenti servizi dell'amministrazione, predisporrà i piani operativi ed attuerà nei tempi indicati la disposizione di cui sopra.

2. Estendere la raccolta differenziata a tutta la città, dando mandato ai competenti servizi dell’amministrazione d’intesa con Asia Napoli spa di predisporre entro 90 giorni una nuova stesura del Piano per la raccolta differenziata con il preciso scopo di estendere la raccolta porta a porta all’intera città. Detto piano conterrà anche le modalità operative che saranno applicate nelle singole zone ed i tempi di estensione del servizio dai 325mila abitanti all’intera città introducendo il principio della premialità nei confronti dei cittadini e delle attività produttive virtuose.

3. Potenziare la raccolta differenziata dalle utenze non domestiche attraverso:

a) strumenti concertativi quali accordi con gli operatori economici e le loro associazioni di categoria;

b) strumenti tecnici predisposti da Asia.

4. Definizione di un Piano operativo per la Prevenzione e Riduzione dei Rifiuti, dando mandato ai competenti servizi dell’amministrazione d’intesa con Asia Napoli spa di predisporre entro 90 giorni il Piano contenente, sulla base delle esperienze italiane ed europee, tutte le azioni che possano essere applicate positivamente in città. Tali azioni dovranno essere pianificate indicando per ciascuna azione: modalità di attuazione, il risultato atteso e la relativa incidenza economica.

5. Primi interventi per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, nell’immediato verranno, comunque concertate con i soggetti portatori di interessi alcune azioni tra cui:

- mense scolastiche: stop all’usa e getta e riciclaggio totale – predisposizione del nuovo bando entro luglio;

- divieto pubblicità postale non indirizzata;

- vendita prodotti ortofrutticoli defoliati;

- incentivazione alla vendita di prodotti sfusi o alla spina;

- coinvolgimento della grande distribuzione organizzata nel recupero di prodotti freschi invenduti prossimi alla data di scadenza;

- nell’ambito di un più ampio incentivo per l’uso e la valorizzazione dell’acqua pubblica anche al fine di ridurre i rifiuti da bottiglie di plastica, dare mandato all’Arin di presentare progetto per almeno 10 beverini-fontane di acqua, refrigerata e addizionata di anidride carbonica.

L’assessore all’Ambiente concerterà queste azioni con i soggetti potenzialmente coinvolti e definirà entro 60 giorni una scheda tecnica in merito ad ognuna in modo da poterle attivare nel miglior modo possibile, anche eventualmente attraverso lo strumento delle ordinanze sindacali.

6. Sviluppare l’impiantistica a servizio della raccolta differenziata:

a) dare ogni impulso affinché siano realizzate le isole ecologiche già previste e non ancora in esercizio con la predisposizione entro 15 giorni di un crono-programma della loro entrata in esercizio;

b) dare mandato ai competenti servizi dell’amministrazione di intesa con Asia Napoli spa, di predisporre entro 60 giorni gli atti necessari in termini di definizione di dettaglio degli impianti (tipologia e dimensionamento) e della loro localizzazione. In particolare i seguenti:

- eventuali ulteriori isole ecologiche (centri comunali di conferimento);

- impianti di compostaggio per il trattamento della frazione umida-organica da raccolta differenziata;

- impianto di valorizzazione dei rifiuti ingombranti a partire da mobilia e arredamento tramite un accordo con il consorzio Rilegno per il riciclaggio;

- impianto di pre-selezione e valorizzazione della carta da raccolta differenziata.

L’Asia Napoli spa attiverà l’impiantistica di trasferenza per il rifiuto residuo attraverso un accordo con l’ufficio flussi della regione ed un accordo operativo con SapNa perche sia quest’ultima a trasferire i rifiuti a smaltimento. Tali accordi saranno a garanzia che i rifiuti non sosteranno più di 72 ore e saranno necessari per avviare la costruzione dell’impianto.

7. Bloccare la realizzazione dell’inceneritore. Compiere nelle sedi opportune ogni azione tesa alla individuazione di una soluzione che escluda la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est, in quanto ritenuto non necessario.

8. Organizzare un calendario di isole ecologiche mobili (centri comunali di conferimento) per intercettare le principali frazioni del rifiuto. Obiettivo sarà contribuire alla raccolta differenziata ma soprattutto ridurre la pericolosità dei rifiuti chiedendo ai cittadini di conferire presso tali strutture anche i rifiuti pericolosi (etichettati T ed F, ad esempio vernici, solventi, pile, farmaci, lampadine, neon, olio minerale etc). L’Asia effettuerà immediatamente tale servizio straordinario e temporaneo attivandolo prioritariamente nei quartieri che non hanno ancora isole ecologiche (centri comunali di conferimento) in funzione, dandone ampia pubblicizzazione.

9. Responsabilizzare al raggiungimento degli obiettivi attraverso la costituzione presso l’assessorato all’Ambiente di un organismo per la puntuale verifica e controllo del rispetto degli impegni assunti e dei risultati raggiunti, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati anche al sistema dei controlli per renderli effettivamente efficaci e per aumentarne il valore di dissuasione.


Il coordinatore del dipartimento Ambiente

Giuseppe Pulli

Il dirigente dell'Unità di progetto “Gestione rifiuti”

Pasquale Spalice

L'assessore all'Ambiente

Tommaso Sodano


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http://www.youtube.com/watch?v=72ykN9c887I&feature=channel_video_title







I L P R E S I D E N T E

constatata la legalità della riunione, invita la Giunta a trattare l’argomento segnato in oggetto.

Premesso che:

è impegno prioritario dell’amministrazione comunale liberare la città dai rifiuti che la assediano;

la corretta gestione del ciclo dei rifiuti costituisce uno dei principali impegni programmatici dell'amministrazione e richiede l'assunzione di provvedimenti organici finalizzati alla prevenzione e riduzione, alla differenziazione e al massimo recupero di materia dai rifiuti;

per una corretta gestione diventa prioritario e indispensabile

a) la prevenzione e riduzione dei rifiuti, tramite politiche mirate a tutte le tipologie di utenze della città con particolare attenzione alle utenze commerciali del piccolo e grande commercio;

b) estensione della raccolta differenziata, quantitativamente estendendo le raccolte porta a porta e qualitativamente migliorando i servizi già erogati;

c) massimizzare il recupero di materia per rendere effettivamente residuale la frazione indifferenziata;

in questo quadro si ritiene non necessaria la realizzazione dell'inceneritore ( termovalorizzatore) di Napoli est.

Premesso inoltre che:

nelle more della approvazione di un nuovo piano comunale per la raccolta differenziata su tutta la città si rende necessario potenziare e rinforzare le scelte a suo tempo assunte nello sviluppo delle raccolte differenziate con il Piano comunale per l'implementazione e il rilancio della raccolta differenziata approvato dal Consiglio comunale con delibera n. 5 il 6 marzo 2008, e solo parzialmente attuato;

si ritiene fondamentale coinvolgere i soggetti portatori di interessi (in particolar modo le associazioni di cittadini e di categoria);

tutto il ciclo va trattato in modo rinnovato, nella consapevolezza che solo una organica concezione consentirà all'intera filiera di rispondere all'esigenza di avere una città pulita e un ambiente a scala comunale e sovracomunale non inquinato.

Considerato che:

il comune di Napoli ha, come detto, un piano approvato che prevede sostanzialmente due modalità di raccolta differenziata: la prima definita porta a porta che prevede a regime di servire i due terzi della città, e una seconda fondata sul contenitore stradale per l'altro terzo;

detto piano ha avuto solo parziale attuazione sia nella parte relativa alla raccolta porta a porta, sia nella parte relativa alla necessaria dotazione impiantistica di supporto;

ad oggi gli abitanti serviti dal sistema porta a porta sono 146mila così suddivisi:

Colli Aminei, circa 22mila abitanti;

Bagnoli centro, circa 19mila abitanti;

Rione Incis a Ponticelli, circa 11mila abitanti;

Chiaiano, circa 29mila abitanti;

Rione Alto al quartiere Arenella, circa 16mila abitanti;

San Giovanni, circa 32mila abitanti;

Centro direzionale, circa 3mila abitanti;

Scampia circa 14mila abitanti;

del piano approvato non sono state attuate le previsioni anche per quanto riguarda la riduzione dei rifiuti e come detto, per quanto riguarda l'impiantistica di supporto isole ecologiche e impianti di compostaggio;

il comune di Napoli, inoltre, ha approvato con delibera consiliare n. 22 del 12 febbraio 2006 il regolamento per la gestione dei rifiuti;

il comune di Napoli, infine, ha individuato, ma non attuato, con delibera n. 1893 del 24 novembre 2010 le iniziative per la riduzione dei rifiuti, finalizzate all'introduzione di misure strutturali per la riduzione dei rifiuti.

Ritenuto indispensabile avviare una revisione dei piani e dei regolamenti per l'effettivo raggiungimento degli obiettivi posti dall'amministrazione che vuole privilegiare la raccolta di prossimità e si fondano sulla responsabilizzazione dell'utente, con ricadute positive sul decoro urbano per la scomparsa del cassonetto stradale, sulla qualità del rifiuto per la tracciabilità della sua provenienza, sulla emersione dei soggetti conferitori e, infine, sul sistema del costo del servizio e della tariffazione e, al contempo, nelle more, assumere alcune iniziative consistenti:

nell'estensione a nuove aree del sistema porta a porta a partire da subito in modo che la parte di città servita arrivi a 325mila abitanti; in particolare a Posillipo per 23mila abitanti, al completamento del quartiere Scampia per altri 27mila abitanti, al quartiere Vomero per 48mila abitanti, al quartiere Barra per 38mila abitanti e al completamento del quartiere Ponticelli per ulteriori 43mila abitanti

nel potenziamento della raccolta differenziata per le utenze non domestiche;

nel rilancio della realizzazione del sistema impiantistico, a partire dalle isole ecologiche;

nella individuazione di una soluzione temporanea per il conferimento della frazione organica e definitiva per il suo trattamento;

nell'avvio concreto della politica per la riduzione dei rifiuti, fatta di azioni semplici e immediatamente applicabili;

nella revisione del sistema dei controlli per renderli effettivamente efficaci e per aumentarne il valore di dissuasione.

Ritenuto inoltre di dover compiere nelle sedi opportune ogni azione tesa:

a) alla individuazione di una soluzione che escluda la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est, in quanto ritenuto non necessario;

b) alla individuazione nella fase di emergenza, di siti anche sovra-comunali in cui poter conferire il rifiuto residuo dal trattamento degli STIR;

c) alla riconferma dell’accordo regione-comune solo per la parte in cui la regione concedeva al comune l’uso dei suoli di Napoli est per realizzarvi un impianto di trattamento della frazione organica (compostaggio).

Ritenuto di dover rivedere la dotazione impiantistica per quanto riguarda le isole ecologiche, gli impianti di compostaggio e gli altri impianti a servizio anche per quanto riguarda la localizzazione spesso effettuata con i poteri del commissario di Governo per l'emergenza rifiuti in deroga agli strumenti urbanistici comunali per renderla congruente con il nuovo modello di gestione del ciclo dei rifiuti e con le complessive scelte di sviluppo del territorio.

La parte narrativa, i fatti, gli atti citati, le dichiarazioni ivi comprese sono vere e fondate e quindi redatte dai dirigenti dei servizi sotto la propria responsabilità tecnica, per cui sotto tale profilo, gli stessi dirigenti qui di seguito sottoscrivono:

il coordinatore del dipartimento Ambiente

Giuseppe Pulli

il dirigente dell'unità di progetto Gestione dei rifiuti

Pasquale Spalice

DELIBERA

1. Estendere immediatamente, e comunque entro il termine di 90 giorni, il sistema di raccolta porta a porta - attualmente funzionante ai Colli Aminei, a Bagnoli centro, a parte di Ponticelli, a Chiaiano, al Rione Alto, a San Giovanni a Teduccio, al Centro direzionale e in piccola parte di Scampia, per un totale di 146mila abitanti - agli interi quartieri Vomero, Posillipo, Barra, Ponticelli e Scampia per interessare complessivamente 325mila abitanti. Asia Napoli spa, d'intesa con i competenti servizi dell'amministrazione, predisporrà i piani operativi ed attuerà nei tempi indicati la disposizione di cui sopra.

2. Estendere la raccolta differenziata a tutta la città, dando mandato ai competenti servizi dell’amministrazione d’intesa con Asia Napoli spa di predisporre entro 90 giorni una nuova stesura del Piano per la raccolta differenziata con il preciso scopo di estendere la raccolta porta a porta all’intera città. Detto piano conterrà anche le modalità operative che saranno applicate nelle singole zone ed i tempi di estensione del servizio dai 325mila abitanti all’intera città introducendo il principio della premialità nei confronti dei cittadini e delle attività produttive virtuose.

3. Potenziare la raccolta differenziata dalle utenze non domestiche attraverso:

a) strumenti concertativi quali accordi con gli operatori economici e le loro associazioni di categoria;

b) strumenti tecnici predisposti da Asia.

4. Definizione di un Piano operativo per la Prevenzione e Riduzione dei Rifiuti, dando mandato ai competenti servizi dell’amministrazione d’intesa con Asia Napoli spa di predisporre entro 90 giorni il Piano contenente, sulla base delle esperienze italiane ed europee, tutte le azioni che possano essere applicate positivamente in città. Tali azioni dovranno essere pianificate indicando per ciascuna azione: modalità di attuazione, il risultato atteso e la relativa incidenza economica.

5. Primi interventi per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, nell’immediato verranno, comunque concertate con i soggetti portatori di interessi alcune azioni tra cui:

- mense scolastiche: stop all’usa e getta e riciclaggio totale – predisposizione del nuovo bando entro luglio;

- divieto pubblicità postale non indirizzata;

- vendita prodotti ortofrutticoli defoliati;

- incentivazione alla vendita di prodotti sfusi o alla spina;

- coinvolgimento della grande distribuzione organizzata nel recupero di prodotti freschi invenduti prossimi alla data di scadenza;

- nell’ambito di un più ampio incentivo per l’uso e la valorizzazione dell’acqua pubblica anche al fine di ridurre i rifiuti da bottiglie di plastica, dare mandato all’Arin di presentare progetto per almeno 10 beverini-fontane di acqua, refrigerata e addizionata di anidride carbonica.

L’assessore all’Ambiente concerterà queste azioni con i soggetti potenzialmente coinvolti e definirà entro 60 giorni una scheda tecnica in merito ad ognuna in modo da poterle attivare nel miglior modo possibile, anche eventualmente attraverso lo strumento delle ordinanze sindacali.

6. Sviluppare l’impiantistica a servizio della raccolta differenziata:

a) dare ogni impulso affinché siano realizzate le isole ecologiche già previste e non ancora in esercizio con la predisposizione entro 15 giorni di un crono-programma della loro entrata in esercizio;

b) dare mandato ai competenti servizi dell’amministrazione di intesa con Asia Napoli spa, di predisporre entro 60 giorni gli atti necessari in termini di definizione di dettaglio degli impianti (tipologia e dimensionamento) e della loro localizzazione. In particolare i seguenti:

- eventuali ulteriori isole ecologiche (centri comunali di conferimento);

- impianti di compostaggio per il trattamento della frazione umida-organica da raccolta differenziata;

- impianto di valorizzazione dei rifiuti ingombranti a partire da mobilia e arredamento tramite un accordo con il consorzio Rilegno per il riciclaggio;

- impianto di pre-selezione e valorizzazione della carta da raccolta differenziata.

L’Asia Napoli spa attiverà l’impiantistica di trasferenza per il rifiuto residuo attraverso un accordo con l’ufficio flussi della regione ed un accordo operativo con SapNa perche sia quest’ultima a trasferire i rifiuti a smaltimento. Tali accordi saranno a garanzia che i rifiuti non sosteranno più di 72 ore e saranno necessari per avviare la costruzione dell’impianto.

7. Bloccare la realizzazione dell’inceneritore. Compiere nelle sedi opportune ogni azione tesa alla individuazione di una soluzione che escluda la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est, in quanto ritenuto non necessario.

8. Organizzare un calendario di isole ecologiche mobili (centri comunali di conferimento) per intercettare le principali frazioni del rifiuto. Obiettivo sarà contribuire alla raccolta differenziata ma soprattutto ridurre la pericolosità dei rifiuti chiedendo ai cittadini di conferire presso tali strutture anche i rifiuti pericolosi (etichettati T ed F, ad esempio vernici, solventi, pile, farmaci, lampadine, neon, olio minerale etc). L’Asia effettuerà immediatamente tale servizio straordinario e temporaneo attivandolo prioritariamente nei quartieri che non hanno ancora isole ecologiche (centri comunali di conferimento) in funzione, dandone ampia pubblicizzazione.

9. Responsabilizzare al raggiungimento degli obiettivi attraverso la costituzione presso l’assessorato all’Ambiente di un organismo per la puntuale verifica e controllo del rispetto degli impegni assunti e dei risultati raggiunti, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati anche al sistema dei controlli per renderli effettivamente efficaci e per aumentarne il valore di dissuasione.


Il coordinatore del dipartimento Ambiente

Giuseppe Pulli

Il dirigente dell'Unità di progetto “Gestione rifiuti”

Pasquale Spalice

L'assessore all'Ambiente

Tommaso Sodano


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