venerdì 24 giugno 2011

Ospedale Gaeta: la Polverini chiude i reparti. Raimondi " Di nuovo in piazza con nuove e più aspre forme di protesta "

Ha promesso di «spaccare in due l'Italia» occupando addirittura l'autostrada con l'aiuto di Pontecorvo. A parlare così è il sindaco di Gaeta, Antonio Raimondi «A rischio c'è la chiusura dei reparti del Di Liegro entro la fine del mese e dunque tra pochi giorni».

Nel vertice intersindacale tenutosi proprio a Gaeta lunedì scorso, tutti i sindaci presenti, nonostante le rinnovate polemiche per la collocazione del policlinico del Golfo, hanno convenuto sulla necessità che nessun presidio può essere chiuso senza che prima non si faccia l'ospedale nuovo.

«Il day surgery che doveva essere riaperto a metà mese è ancora chiuso, malattie infettive se ne va dalla provincia di Latina e dunque per curarsi bisognerà traslocare a Roma, la riabilitazione va a Sezze, il pronto soccorso si chiude, medicina post acuzie va a Formia così come il laboratorio analisi. E poi mi devo ancora spiegare perchè non avviene questo trasferimento del distretto sanitario. Capisco le esigenze del governatore Polverini, ma sulla sanità non si puo risparmiare perchè chi risparmia spreca». E il rischio, in base a questo quadro, secondo il sindaco «è che ci sarà la cosiddetta mobilità passiva, ovvero andremo tutti a farci curare tra il Molise e la Campania o se va bene in provincia di Frosinone».

«Così come abbiamo fatto lo scorso anno - annuncia Raimondi - se non ci ascolteranno e se non ci daranno garanzie scenderemo in piazza con nuove e più aspre forme di protesta».

Il Sindaco Antonio Raimondi durante la prima manifestazione a difesa del Di Liegro del 24/09/2010


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Ha promesso di «spaccare in due l'Italia» occupando addirittura l'autostrada con l'aiuto di Pontecorvo. A parlare così è il sindaco di Gaeta, Antonio Raimondi «A rischio c'è la chiusura dei reparti del Di Liegro entro la fine del mese e dunque tra pochi giorni».

Nel vertice intersindacale tenutosi proprio a Gaeta lunedì scorso, tutti i sindaci presenti, nonostante le rinnovate polemiche per la collocazione del policlinico del Golfo, hanno convenuto sulla necessità che nessun presidio può essere chiuso senza che prima non si faccia l'ospedale nuovo.

«Il day surgery che doveva essere riaperto a metà mese è ancora chiuso, malattie infettive se ne va dalla provincia di Latina e dunque per curarsi bisognerà traslocare a Roma, la riabilitazione va a Sezze, il pronto soccorso si chiude, medicina post acuzie va a Formia così come il laboratorio analisi. E poi mi devo ancora spiegare perchè non avviene questo trasferimento del distretto sanitario. Capisco le esigenze del governatore Polverini, ma sulla sanità non si puo risparmiare perchè chi risparmia spreca». E il rischio, in base a questo quadro, secondo il sindaco «è che ci sarà la cosiddetta mobilità passiva, ovvero andremo tutti a farci curare tra il Molise e la Campania o se va bene in provincia di Frosinone».

«Così come abbiamo fatto lo scorso anno - annuncia Raimondi - se non ci ascolteranno e se non ci daranno garanzie scenderemo in piazza con nuove e più aspre forme di protesta».

Il Sindaco Antonio Raimondi durante la prima manifestazione a difesa del Di Liegro del 24/09/2010


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