lunedì 6 giugno 2011

MADE IN ITALY: PER LA STAMPA ESTERA QUELLO VERO E' DEL SUD

(AGI) - Roma, 4 giu. - Il vero Made in Italy e' quello prodotto nel Mezzogiorno. Ne sono convinti i principali giornali stranieri che alle imprese meridionali in questi ultimi mesi hanno dedicato ampi servizi. Dal New York Times al Wall Street Journal, dallo Spiegel al Times viene enfatizzata "l'eccellenza delle aziende meridionali" in grado di competere a livello internazionale nei rispettivi comparti. Secondo quanto emerge da un monitoraggio sulla stampa estera condotto dall'Osservatorio Nathan il Saggio, che ha preso in esame un campione di circa 100 testate (di 12 nazioni tra cui Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Austria e Svizzera) nell'arco degli ultimi 4 anni, sono meridionali gli imprenditori piu' forti e riconosciuti.
Attraverso la ricerca e' stato possibile stilare una vera e propria classifica dei primi 10 imprenditori del Sud che realizzano i prodotti totalmente in Italia piu' ammirati e piu' citati anche dai media stranieri. Al primo posto della speciale classifica "la sartoria napoletana, meglio se quella di Kiton, che e' la migliore al mondo per la grande cura dei capi e i prezzi abbastanza competitivi: si va dai 2.500 ai 10.000 euro di media". Segue il "re dei divani" Pasquale Natuzzi. Il periodico di design tedesco MobelKultur, in particolare, sottolinea la forza e la crescita del brand Natuzzi che ha aumentato il margine operativo lordo da 16,2 a 23,8 milioni di euro.
Dalla moda e dal design si passa all'enogastronomia, con l'azienda vinicola siciliana Donnafugata che vanta 150 anni di storia. Dal vino alle erbe con Francesco Rosario Averna, ad dell'omonima azienda di liquori che e' molto stimato all'estero.
In quinta posizione di questa speciale classifica un altro napoletano: Giuseppe Menniti, responsabile marketing del marchio di abbigliamento da uomo Harmont&Blaine, nome inglese per un'azienda completamente italiana. Anche in sesta e in settima posizione la moda ha la meglio con Sartorio, marchio guidato dal direttore creativo Lucio Nigro, e Maurizio Marinella, nipote del fondatore dell'azienda che ha fatto rinascere le cravatte. E se le cravatte sono napoletane il caffe' e' siciliano: apprezzato anche all'estero il gusto di un alimento prodotto dall'azienda Torrisi, guidata da Giuseppe Torrisi. Restano infine, ma con un distacco minimo dalle aziende che le precedono in classifica, altri due colossi nel mercato internazionale: Ferrarelle, secondo Le Figaro, una delle bevande piu' diffuse, e Renato Soru, fondatore di Tiscali e volto noto dell'imprenditoria e della politica italiana.

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(AGI) - Roma, 4 giu. - Il vero Made in Italy e' quello prodotto nel Mezzogiorno. Ne sono convinti i principali giornali stranieri che alle imprese meridionali in questi ultimi mesi hanno dedicato ampi servizi. Dal New York Times al Wall Street Journal, dallo Spiegel al Times viene enfatizzata "l'eccellenza delle aziende meridionali" in grado di competere a livello internazionale nei rispettivi comparti. Secondo quanto emerge da un monitoraggio sulla stampa estera condotto dall'Osservatorio Nathan il Saggio, che ha preso in esame un campione di circa 100 testate (di 12 nazioni tra cui Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Austria e Svizzera) nell'arco degli ultimi 4 anni, sono meridionali gli imprenditori piu' forti e riconosciuti.
Attraverso la ricerca e' stato possibile stilare una vera e propria classifica dei primi 10 imprenditori del Sud che realizzano i prodotti totalmente in Italia piu' ammirati e piu' citati anche dai media stranieri. Al primo posto della speciale classifica "la sartoria napoletana, meglio se quella di Kiton, che e' la migliore al mondo per la grande cura dei capi e i prezzi abbastanza competitivi: si va dai 2.500 ai 10.000 euro di media". Segue il "re dei divani" Pasquale Natuzzi. Il periodico di design tedesco MobelKultur, in particolare, sottolinea la forza e la crescita del brand Natuzzi che ha aumentato il margine operativo lordo da 16,2 a 23,8 milioni di euro.
Dalla moda e dal design si passa all'enogastronomia, con l'azienda vinicola siciliana Donnafugata che vanta 150 anni di storia. Dal vino alle erbe con Francesco Rosario Averna, ad dell'omonima azienda di liquori che e' molto stimato all'estero.
In quinta posizione di questa speciale classifica un altro napoletano: Giuseppe Menniti, responsabile marketing del marchio di abbigliamento da uomo Harmont&Blaine, nome inglese per un'azienda completamente italiana. Anche in sesta e in settima posizione la moda ha la meglio con Sartorio, marchio guidato dal direttore creativo Lucio Nigro, e Maurizio Marinella, nipote del fondatore dell'azienda che ha fatto rinascere le cravatte. E se le cravatte sono napoletane il caffe' e' siciliano: apprezzato anche all'estero il gusto di un alimento prodotto dall'azienda Torrisi, guidata da Giuseppe Torrisi. Restano infine, ma con un distacco minimo dalle aziende che le precedono in classifica, altri due colossi nel mercato internazionale: Ferrarelle, secondo Le Figaro, una delle bevande piu' diffuse, e Renato Soru, fondatore di Tiscali e volto noto dell'imprenditoria e della politica italiana.

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