sabato 24 aprile 2010

Il sindaco di Adro cita il discorso del premier australiano. Peccato sia un falso

Fonte:Diritto di critica

Quello che ha lasciato in molti di noi la puntata di ieri sera di Annozero è stata un strana sensazione, espressa molte bene da Sandro Ruotolo nel suo duro commento finale che descriveva «un clima di intolleranza e di odio mai sentito in 22 anni di carriera». I vari interventi del Sindaco di Adro, Oscar Lancini, applauditissimi dai suoi concittadini e elettori hanno mostrato un tipo di cultura molto presente in questo paese, fondata sulla continua accentuazione della paura nei confronti del diverso, coadiuvata da sentimenti come il mero fastidio o peggio ancora l’odio razziale. Per avvalorare le sue parole e il suo credo il primo cittadino del comune bresciano ha citato le parole del premier australiano John Howard:

«Gli immigrati non australiani devono adattarsi! Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’inglese, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altra parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il nostro paese; la nostra terra e il nostro stile di vita. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: il diritto ad andarvene. Se non siete felici qui, allora partite. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che vi ha accettati».

Le cose importanti da dire su questo discorso sono due. La prima è che di tratta di un falso. Svariate ricerche su internet hanno infatti dimostrato che queste parole apparterrebbero in realtà a Barry Loudermilk, un comune cittadino veterano dell’aviazione militare americana che le scrisse per un giornale locale statunitense nei giorni successivi agli attentati dell’11 settembre 2001. Versione avvalorata anche dall’ambasciatore australiano in Italia, Amanda Vanstone che rispose cosi a Panorama “colpevole” di aver pubblicato anch’esso una parte di questo discorso:

«Scrivo in merito alla lettera «Ricetta australiana» che attribuisce commetti sull’immigrazione e sulla religione al primo ministro australiano John Howard. I commenti sono completamente inventati. Howard, inoltre non è più primo ministro australiano da dicembre 2007.L’attuale primo ministro è Kevin Rudd».

La seconda valutazione invece è puramente politica. Fossero anche vere le parole del suo primo ministro, è giusto ricordare che l’Australia di cui parlava il sindaco è nata dal colonialismo e dall’immigrazione. L’ideologia leghista dovrebbe quindi portare i suoi componenti non a difendere colonizzatori di lingua inglesi e religione cristiana ma a prodigarsi nella salvaguardia delle tribù indigene, che non sfigurerebbero al posto degli indiani usati in uno loro celeberrimo spot elettorale. Un altro esempio di serietà e coerenza leghista?

Scritto da Simone Pomi in data 23 aprile 2010
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Fonte:Diritto di critica

Quello che ha lasciato in molti di noi la puntata di ieri sera di Annozero è stata un strana sensazione, espressa molte bene da Sandro Ruotolo nel suo duro commento finale che descriveva «un clima di intolleranza e di odio mai sentito in 22 anni di carriera». I vari interventi del Sindaco di Adro, Oscar Lancini, applauditissimi dai suoi concittadini e elettori hanno mostrato un tipo di cultura molto presente in questo paese, fondata sulla continua accentuazione della paura nei confronti del diverso, coadiuvata da sentimenti come il mero fastidio o peggio ancora l’odio razziale. Per avvalorare le sue parole e il suo credo il primo cittadino del comune bresciano ha citato le parole del premier australiano John Howard:

«Gli immigrati non australiani devono adattarsi! Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l’inglese, non lo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un’altra parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi.
Questo è il nostro paese; la nostra terra e il nostro stile di vita. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un’altra grande libertà australiana: il diritto ad andarvene. Se non siete felici qui, allora partite. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che vi ha accettati».

Le cose importanti da dire su questo discorso sono due. La prima è che di tratta di un falso. Svariate ricerche su internet hanno infatti dimostrato che queste parole apparterrebbero in realtà a Barry Loudermilk, un comune cittadino veterano dell’aviazione militare americana che le scrisse per un giornale locale statunitense nei giorni successivi agli attentati dell’11 settembre 2001. Versione avvalorata anche dall’ambasciatore australiano in Italia, Amanda Vanstone che rispose cosi a Panorama “colpevole” di aver pubblicato anch’esso una parte di questo discorso:

«Scrivo in merito alla lettera «Ricetta australiana» che attribuisce commetti sull’immigrazione e sulla religione al primo ministro australiano John Howard. I commenti sono completamente inventati. Howard, inoltre non è più primo ministro australiano da dicembre 2007.L’attuale primo ministro è Kevin Rudd».

La seconda valutazione invece è puramente politica. Fossero anche vere le parole del suo primo ministro, è giusto ricordare che l’Australia di cui parlava il sindaco è nata dal colonialismo e dall’immigrazione. L’ideologia leghista dovrebbe quindi portare i suoi componenti non a difendere colonizzatori di lingua inglesi e religione cristiana ma a prodigarsi nella salvaguardia delle tribù indigene, che non sfigurerebbero al posto degli indiani usati in uno loro celeberrimo spot elettorale. Un altro esempio di serietà e coerenza leghista?

Scritto da Simone Pomi in data 23 aprile 2010
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